Sondaggio on line su prossimo sciopero dipendenti esercizi commerciali della provincia. Ecco i risultati

Si spacca il fronte dei dipendenti degli esercizi commerciali sulla data , prevista per l’8 dicembre, dello sciopero della categoria. E’ emerso da un sondaggio promosso dal comitato di tutela e salvaguardia dei dipendenti anche se, il 56 per cento, è d’accordo per confermare la data in cui si festeggia l’Immacolata Concezione. “Molti – spiega il responsabile del Comitato, Giorgio Iabichella – ci hanno consigliato di rimandare alla domenica antecedente le festività natalizie, ovvero il 21 dicembre, creando maggiori disagi alle aziende ed ai clienti ma, visto che la nostra priorità’ è stata sempre la propensione al dialogo verso i nostri datori di lavoro, momentaneamente abbiamo escluso tale possibilità. Altri hanno proposto di scioperare anche il 6 gennaio, festività dell’Epifania solitamente coincidente con l’inizio degli sconti. Ma la cosa rilevante è che aderiranno allo sciopero, oltre a centinaia di dipendenti, anche molti titolari di piccoli negozi, che stanchi di dover lavorare tutte le domeniche, vorrebbero riprender fiato anch’essi, senza dover “sottostare” alla concorrenza selvaggia dei colleghi. L’intento di scioperare e’ nato fondamentalmente per manifestare l’esigenza che noi dipendenti abbiamo in questo periodo pre e post- natalizio, ovvero di poter spezzare la lunga maratona delle 16 domeniche consecutive, riprendendo fiato anche nei festivi, dopo che le organizzazioni datoriali, le amministrazioni comunali e i sindacati si sono tacitamente sottratti alle nostre richieste di turnazioni. Diritto al riposo che, logicamente, hanno pure i titolari dei piccoli negozi a gestione familiare, e che pur di non farsi attaccare dai “grossi” negozi, sacrificano anch’essi le loro domeniche”. Il Comitato si riunirà il 18 novembre, presso la saletta adiacente alla chiesa del Sacro Cuore, alla quale parteciperanno i delegati di tutta la provincia ed alla quale saranno invitati, oltre che i negozianti che vorranno contribuire all’organizzazione della manifestazione, anche tutte le Istituzioni. “Chiariremo in quella sede anche tutti i dubbi riguardanti il diritto allo sciopero – conclude Iabichella – e spiegheremo, grazie all’aiuto di “esperti” che nessun datore di lavoro può licenziare gli scioperanti, visto che il diritto di sciopero è un diritto fondamentale e rientra tra quelli garantiti dalla Costituzione, oltre che nelle leggi inerenti i diritti dei lavoratori italiani.

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