INCHIESTA SUI COSIDETTI DIPLOMI FACILI. DAVANTI AL GUP DI MODICA 91 INDAGATI

Novantuno imputati, quaranta gli avvocati. L’inchiesta sui cosiddetti "diplomifici" arriva sulla scrivania del Giudice per le Udienze Preliminari visto che è già stata fissata la data. L’alto numero di indagati si dovrà presentare al cospetto del magistrato il prossimo cinque febbraio. E’ stata un’indagine lunga, laboriosa e certosina coordinata dal Procuratore della Repubblica di Modica, Domenico Platania, e condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia. Il magistrato inquirente, durante l’indagine, aveva nominato un pool di consulenti tecnici d’ufficio per effettuare, in particolare, il controllo, la tipica correzione, dei compiti che sarebbero stati redatti dagli aspiranti diplomanti e stabilire se gli elaborati dei candidati al diploma che avevano frequentato i tre istituti implicati avessero tutte credenziali per avere una valutazione idonea per fare superare l’esame. Gli atti erano stati affidati ai dirigenti dei Csa di Ragusa e Catania e questi, dopo un’attenta valutazione, avevano deciso di concedere il placet per il rilascio dei titoli ai neo ragionieri e geometri. La decisione della magistratura modicana era motivata proprio dal fatto di dare la possibilità ai CSA di utilizzare gli atti perché potessero procedere a portare avanti l’attività amministrativa. La vicenda ha coinvolto le province di Ragusa e Catania, circa il presunto rilascio di diplomi che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati concessi con eccessiva facilità. Tre le scuole private interessate, "Europa" di Modica, "Marconi" di Vittoria" e "Gentile" di Vizzini. Sequestrati tutti gli atti riguardanti gli esami di Stato. Parte della documentazione era stata restituita, poi, ma non dissequestrata. Successivamente i tre istituti avevano provveduto a rilasciare i diplomi conseguiti a seguito degli esami, nel mese di luglio del 2005 agli aventi diritto. Erano stati, complessivamente, centosessantanove, gli aspiranti ragionieri e geometri che avevano frequentato i tre istituti coinvolti, sette non erano risultati idonei.

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