LA MORTE DELL’OPERATORE ECOLOGICO ENZO ADAMO. MODICA, IL RACCONTO DEL COLLEGA DEI MOMENTI IN CUI LA VITTIMA SCHIACCIATA DALL’AUTOCOMPATTATORE

Un racconto drammatico, quello dei colleghi della vittima della tragedia del 26 ottobre 2006, legata all’incidente sul lavoro nel quale perse la vita Enzo Adamo, 50 anni, l’operatore ecologico modicano, dipendente dell’Agesp, l’azienda che all’epoca gestiva in città il servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Davanti giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, sono comparsi 4 dei 6 testi del pubblico ministero, tra i quali l’altro operatore che accompagnava l’autocompattatore, guidato dall’imputato Salvatore Maltese, 49 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, accusato di omicidio colposo. “Una volta arrivati nella discarica di Scicli – ha spiegato commosso il teste – siamo scesi insieme con Adamo e ci siamo posizionati sul lato destro del veicolo mentre l’autista avviata la retromarcia. Improvvisamente il collega si è spostato, non so per quale motivo, dietro il veicolo che lo ha schiacciato”. Un testimone oculare, poi, ha spiegato di avere visto Adamo sotto l’autocompattatore, forse svenuto. “Ho cominciato a gridare – ha sottolineato – ed il conducente si è fermato. Il collega è stato poi trasportato all’Ospedale”. Da quanto è emerso Enzo Adamo sarebbe già arrivato al “Busacca” privo di vita. Maltese, quel giorno, era alla guida dell’autocompattatore che stava eseguendo la manovra di retromarcia all’interno della discarica dove dovevano essere conferiti i rifiuti provenienti da Modica. Il conducente dell’autocompattatore, secondo il pubblico ministero, sarebbe responsabile della tragedia per non essersi fatto aiutare nella manovra da personale a terra. II consulente tecnico d’ufficio, il geometra Pietro Munzone, nominato dalla Procura della Repubblica, nelle sue conclusioni, non aveva assegnato percentuali di colpa ipotizzando che anche la vittima avesse delle responsabilità per non essersi astenuto dall’improvviso attraversamento dalla parte posteriore pur sapendo che il mezzo non fosse dotato di telecamera. Il Ctu sarà escusso il prossimo 6 febbraio. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Enrico Tedeschi, che, da parte sua, ha nominato come perito di parte l’ingegnere Antonino Polino.

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