Forum assessori provinciali alle Politiche Sociali

“Far sì che le Province regionali, quali enti intermedi, possano essere coinvolti in modo diretto dall’assessorato regionale alla Famiglia sia durante la fase programmatica del sistema integrato sia durante la fase gestionale”. È la richiesta individuata e condivisa dal coordinamento degli assessori provinciali alle Politiche Sociali, riunito con la partecipazione dell’assessore Raffaele Monte, che sulla base della legge quadro 328 del 2000 e sul Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali ha avviato un’interlocuzione con la Regione Siciliana. “In precedenza – afferma Monte – l’assenza delle Province nella fase programmatica ha portato i vari distretti socio-sanitari ad un approccio di volta in volta diverso con la Programmazione e ovviamente non corrispondente, a volte, ad una puntuale intercettazione dei reali bisogni socio-assistenziali e socio-sanitari di ogni singolo territorio. Se si vuole realmente dare un ruolo alle Province, l’assessorato regionale alla Famiglia dovrà specificare i termini per l’accesso ai fondi della legge 328 del 2000 e prevedere una quota di finanziamento per le stesse”. Le Province sono infatti osservatori privilegiati delle istanze del territorio e possono svolgere un ruolo decisivo nella rivendicazione con l’Assessorato regionale alla Famiglia e possono altresì sostenere i Comuni nella rilevazione del bisogno sociale del territorio distrettuale, mediante una raccolta ed un’elaborazione sistematica dei dati. Uno degli obiettivi primari da perseguire è quello di uniformare il welfare dei comuni e dei distretti socio-sanitari per garantire a tutti i cittadini l’omogeneità dei criteri di accesso e fruizione delle prestazioni secondo gli stessi standard qualitativi e di efficienza. Tutto questo si può ottenere utilizzando le stesse modalità di gestione dei servizi, oltre a “spalmare” su tutto il territorio provinciale il sistema dell’accreditamento in modo da utilizzare così un unico Albo provinciale degli Enti accreditati. (gm)