SCICLI. Una chiazza nera nel mare di Cava d’Aliga

Il mare colore del vino, diceva Leonardo Sciascia. A Cava d’Aliga il mare si è tinto di color petrolio, ma tutti dicono che non è petrolio, e neppure fogna. Forse la chiazza nera che intorno alle otto del mattino ha fatto la sua apparizione a Cava d’Aliga, è stata causata dallo sversamento in mare di materia proveniente dalle campagne. Così sostiene il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, che di buonora si è recato sul posto insieme ai tecnici del Comune, agli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo, e ai sanitari del servizio igiene e profilassi dell’Azienda Usl. Questi ultimi si sono affrettati a fare dei prelievi campione. “La sostanza, prelevata dai responsabili dell’ufficio igiene dell’Ausl, è inodore, e immessa in una bottiglia, e lasciata decantare, non lascia residui sul fondo”, dichiara il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque. “Eravamo preoccupati del black out di cinque, sei ore, che si è verificato sabato, e che avrebbe potuto essere identificato come la causa di un malfunzionamento del depuratore, ma abbiamo verificato che la sostanza oleosa in mare non è riferibile a reflui fognari. Escludiamo con certezza che siano reflui di fogna, e non sembrano residui di idrocarburi prodotti a seguito di lavaggio della stiva della solita nave di passaggio. In questi giorni non sono transitate petroliere al largo, secondo la Capitaneria di Porto. Dobbiamo aspettare l’esito delle analisi, lunedì mattino, per capire la consistenza e l’origine di questa enorme macchia". Grande l’allarme tra i residenti, stamani, molti dei quali sono accorsi al lungomare ad assistere a questo incredibile spettacolo novembrino.

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