Incontro a porte chiuse per programmare lo sciopero dell’8 dicembre tra i delegati rappresentanti dei lavoratori del commercio di Modica.

Una lettera al sindaco, Antonello Buscema, in rappresentanza degli oltre 600 dipendenti dei negozi di Corso Umberto, Via Sacro Cuore, Via Risorgimento e del Polo Commerciale, per convocare un delegato alle prossime riunioni e tavoli tecnici predisposti per concertare, organizzare, o deliberare atti che interessano il settore del commercio, soprattutto, per quanto riguarda decisioni o deroghe inerenti le aperture domenicali e festive. E’ stata consegnata ieri mattina al primo cittadino ed è frutto di una riflessione del comitato dei dipendenti degli esercizi commerciali, in riunione martedì sera. Nel corso dell’incontro, è stato deciso di posticipare lo sciopero, anziché l’8, il 21 dicembre, cosi come suggerito da un sondaggio svolto tramite il sito internet del comitato. “Se continuerà l’indifferenza da parte di amministrazione, politici e sindacati – dice Giorgio Iabichella, responsabile del comitato – si replicherà il 6 gennaio. Molti rappresentanti hanno manifestato il timore dei loro colleghi a scioperare, preoccupati per i possibili licenziamenti che potrebbero verificarsi parallelamente allo sciopero. Ma lo sciopero è un diritto costituzionalmente sancito e che nessuno può licenziarli se lo stato di agitazione viene comunicato preventivamente. In questi giorni abbiamo, inoltre, richiesto un confronto alle tre organizzazioni sindacali, ma nessuno di loro ha risposto ai nostri fax, e-mail o lettere, tentando un ultimo sforzo all’apertura di un dialogo nei confronti del sindacato che ancora una volta ci ha ignorati”.

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