I deputati regionali del Pd, Ammatuna e Di Giacomo, hanno presentato una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente se intendono avviare gli opportuni atti ispettivi per accertare l’esistenza di eventuali responsabilità in merito a presunti comportamenti dilatori messi in atto dal progettista incaricato della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale di Ispica. Di seguito il testo integrale dell’atto ispettivo: “PREMESSO che: il Consiglio Comunale di Ispica è stato convocato, nella seduta del 6 novembre 2008, per prendere in esame il punto all’ordine del giorno “Adozione della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale”; in data 21 ottobre sono pervenute al Segretario Generale del Comune di Ispica le dichiarazioni di incompatibilità, da parte di dieci consiglieri comunali, a trattare il punto “Adozione della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale” posto all’orine del giorno del Consiglio Comunale; il Segretario Generale del Comune di Ispica, a seguito di specifica richiesta di parere di legittimità avanzata da alcuni consiglieri comunali, si è pronunciato con nota n. 0038433/ce366 del 05.11.2008 affermando che è “potenzialmente esperibile una diversa procedura che preveda la formulazione di separate proposte di deliberazione aventi per oggetto l’approvazione di ambiti omogenei del territorio comunale, che abbiano comunque la caratteristica di generalità, unitarietà ed omogeneità sopra riferite e che diano garanzia di verificabilità del rispetto degli standards tecnici generali previsti da tutte le normative del settore che regolano la materia”; il Consiglio Comunale di Ispica ha approvato, nel corso della seduta del 6 novembre 2008, una mozione con la quale “Si propone al Consiglio Comunale di esitare l’argomento iscritto all’o.d.g. della seduta odierna avente ad oggetto ”Adozione della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale”, con i seguenti criteri metodologici: 1) di procedere alla trattazione e successive votazioni su singole componenti aventi ad oggetto ambiti omogenei del territorio comunale della proposta di rielaborazione del piano regolatore; 2)di procedere alla votazione finale della proposta di deliberazione relativa al documento di pianificazione urbanistica nel suo complesso”; per la seduta del Consiglio Comunale dell’11.11.2008, avente all’ordine del giorno il punto in questione, era stato invitato a partecipare alla civica assise il progettista incaricato, arch. Giuseppe Gangemi, che ha declinato l’invito adducendo le seguenti motivazioni, contenute nella nota inviata l’8 novembre 2008 al Segretario Generale del Comune di Ispica: “sono costretto a declinare la richiesta del Consiglio Comunale inoltratami per il Suo tramite. Ciò per due ordini di considerazioni. 1. Il primo ordine di considerazione attiene la distorta – a mio parere – interpretazione che i Consiglieri richiedenti forniscono sulle procedure di votazione dell’adozione, spezzettandola in più parti senza alcun criterio visibile, tranne quello palese di evadere le norme sulla incompatibilità…2.Il secondo ordine di considerazioni è più delicato, perché, pur attenendo la sfera delle incompatibilità, presenta tuttavia qualche elemento di attenzione che non posso fare a meno di rilevare. Nell’ambito della formazione dello strumento urbanistico, infatti, è pervenuta al Signor Sindaco una richiesta di modifica di destinazione d’uso di alcune particelle proprietarie da agricola a commerciale con futili motivi. La richiesta, che mi è stata inoltrata per qualche eventuale valutazione progettuale, è firmata da nominativo analogo a quello di un Consigliere sottoscrittore della mozione di cui precedente punto. Nel caso che si tratti di parenti consanguinei entro il quarto grado, come risulta dalle mie prime speditive informazioni, la circostanza assume contorni di gravità penale che spero possano essere da lei dissipati in breve tempo, dopo aver sentito il Consigliere adito, dandomene contestuale notizia”; in data 3 novembre 2008, il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica ha preannunciato ufficialmente l’archiviazione della richiesta modifica di destinazione d’uso di alcune particelle proprietarie, avanzata da un parente di terzo grado di uno dei Consiglieri firmatari della mozione, ritenendola “anacronistica rispetto alla fase attuale dell’iter del PRG, in quanto tardiva come indicazione al progettista del PRG e prematura come osservazione allo strumento urbanistico non ancora adottato”; l’arch. Giuseppe Gangemi ha declinato ancora una volta l’invito a presenziare alla seduta del Consiglio Comunale del 24 novembre 2008 perché “l’Organo consiliare intende proseguire nella metodologia dei lavori così come statuito con apposita mozione” e per “la sussistenza dell’ipotesi di incompatibilità”; RITENUTO che: non esiste ipotesi di incompatibilità a trattare il punto “Adozione della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale” da parte di uno dei Consiglieri comunali firmatari della suddetta mozione, perché la richiesta di un suo consanguineo di terzo grado di variazione di destinazione d’uso di alcune particelle proprietarie è stata archiviata prima della seduta del Consiglio Comunale del 6 novembre 2008; in ogni caso, non rientra fra le competenze del progettista incaricato la verifica della compatibilità a trattare il punto in questione da parte dei Consiglieri comunali; l’adozione del metodo del “voto frazionato”, da parte del Consiglio Comunale,per la trattazione del punto “Adozione della rielaborazione parziale della revisione del Piano Regolatore Generale”, è stata avallata dal Segretario Generale del Comune di Ispica con nota n. 0038433/ce366 del 05.11.2008 ed attuata in passato in analoga situazione nel 2004, così come risulta dai verbali dei Consigli Comunali n. 49 del 19.05.2004, n. 53 del 15.06.2004, n. 54 del 21.06.2004, n. 55 del 25.06.2004, n. 56 del 29.06.2004, n. 57 del 06.07.2004, n. 64 del 21.07.2004, n. 65 del 27.07.2004, n. 66 del 29.07.2004 e n. 67 del 03.08.2004; in ogni caso, non rientra fra le competenze del progettista incaricato la verifica del metodo adottato dal Consiglio Comunale per la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno delle sedute dello stesso; pare delinearsi la volontà di assumere atteggiamenti dilatori da parte del progettista incaricato che potrebbero indurre, così come paventato nella nota n. 78112 del 15.10.2008 del Dipartimento Urbanistica dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, al ricorso da parte di quest’ultimo ad intervento sostitutivo ex art. 2 della L.R. n. 66/84, con immotivato esproprio delle competenze proprie del Consiglio Comunale; PER CONOSCERE: se intendono procedere ad avviare gli opportuni atti ispettivi per accertare l’esistenza di eventuali responsabilità in merito ai comportamenti sopra delineati”.
Gli onorevoli Ammatuna e Di Giacomo hanno presentato una interrogazione sulla rielaborazione del PRG di Ispica.
- Novembre 29, 2008
- 9:34 am
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