Una neonata contrae una malattia virale e dopo alcuni giorni muore. Per questo motivo, diciotto persone sono state indagate a seguito della denuncia presentata da una giovane coppia di coniugi pozzallesi. La magistratura inquirente ipotizza il reato di omicidio colposo in concorso. Si tratta del primario e di tutto l’organico della Divisione di Neonatologia del Policlinico di Messina dove la nascitura era stata ricoverata. La drammatica vicenda comincia quando la puerpera di Pozzallo accusa dei problemi fisici ed insieme al marito decide di affidarsi ad una struttura medica specializzata di Catania. Così da Pozzallo i due congiunti partono alla volta del capoluogo etneo dove la donna si ricovera. Alla trentaduesima settimana, dunque, prematuramente, la bambina nasce. Per i primi venti giorni la piccola, tenuta nell’incubatrice, non presenta particolari problemi, sta bene, cresce regolarmente, poi cominciano i problemi. Dagli accertamenti, infatti, emerge che la bambina ha contratto la "candida", un’infezione virale che vive in realtà da ospite nel nostro corpo e passa dalla forma latente e asintomatica alla forma clinica, molto fastidiosa quando trova condizioni favorevoli. Si decide a questo punto di trasferirla presso il Policlinico di Messina dove vengono avviate tutte le azioni per curare la malattia. Nella notte tra il sei ed il sette novembre scorsi, inaspettatamente, avviene il decesso che getta nello sconforto i due poveri genitori pozzallesi che, però, ritengono che i sanitari della struttura ospedaliera peloritana non si siano prodigati nella maniera più consona per salvare la vita alla loro figlioletta. Decidono a questo punto di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica attraverso i loro legali, gli avvocati Raffaele Pediliggieri e Valeria Sigona del Foro di Modica. Scattano le indagini attraverso le quali si arriva alla formulazione dei capi d’imputazione su un fascicolo intestato Barbieri più diciassette(Barbieri è il primario). La Procura della Repubblica ha immediatamente disposto un incidente probatorio con la riesumazione del cadaverino per l’autopsia affidata da un collegio di periti individuati all’Università di Napoli. Le parti offese hanno nominato un perito di parte nella persona del dottor Francesco Coco di Siracusa. L’esame autoptico è stato effettuato nelle scorse ore ed i periti depositeranno le risultanze entro novanta giorni.
NEONATA POZZALLESE CONTRAE UN’INFEZIONE E MUORE. INDAGATI 18 PERSONE DEL POLICLINICO DI MESSINA
- Dicembre 3, 2008
- 10:49 pm
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