La protesta parte da Modica e arriva a Palermo. Un “viaggio della speranza” che coinvolgerà anche Scicli, Comiso e Pozzallo. A Palazzo d’Orleans, alle 12 di martedì, i sindaci ed i rappresentanti sindacali delle quattro realtà territoriali maggiormente in difficoltà della provincia di Ragusa, incontreranno il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. La protesta di palazzo San Domenico, con l’occupazione dell’aula consiliare da parte dei dipendenti comunali di Modica, ha avuto effetto. Prova ne sia la partecipazione all’assemblea sindacale di ieri mattina, alla presenza dei segretari generali della triplice. “Le famiglie di Modica, Comiso, Scicli e Pozzallo hanno gli stessi diritti di quelle di Catania e Messina – hanno detto i sindacalisti -. Non possiamo assistere a interventi straordinari da parte della Regione destinati esclusivamente alle aree metropolitane. C’è anche – ha sottolineato il segretario provinciale della Cisl, Giovanni Avola – un silenzio dalla Prefettura relativamente al ritardo sui trasferimenti statali. Qui ci sono motivazioni di ordine pubblico che dovrebbero indurre tutte le istituzioni, dal Prefetto alla deputazione nazionale e regionale, ad intervenire, senza colori politici”. Due deputati regionali hanno risposto all’appello. Roberto Ammatuna e Riccardo Minardo infatti hanno espresso solidarietà e promesso un impegno diretto nell’interlocuzione con la Regione, ad iniziare dall’incontro di martedì. “Un incontro – ha commentato Minardo – che servirà per analizzare tutta la questione e soprattutto trovare le soluzioni”. “Occorre mobilitarsi celermente – ha invece sollecitato l’onorevole Roberto Ammatuna – per non rimanere fuori dalle anticipazioni concesse agli enti locali sulla base degli stanziamenti del Fondo per le autonomie locali”. Intanto anche i quattro Sindaci, Buscema, Venticinque, Sulsenti e Alfano, bandendo le singole coloriture politiche, fanno fronte comune. In una nota diramata in serata, hanno sottolineato come le richieste da avanzare al Presidente della Regione, non riguarderanno specificatamente gli interventi straordinari, “che spetterebbero anche alle nostre comunità così come fatto per le aree di Catania e Messina, ma i contributi ordinari, quelli che ci spettano e sulla base dei quali abbiamo impostato i nostri piani di programmazione e di risanamento finanziario dei nostri comuni”. Intanto, in attesa degli eventi, a palazzo San Domenico l’occupazione continua. Oltre all’incontro, la protesta ha comportato anche il pagamento di una mensilità ai dipendenti. Una “uscita” che viene ad essere coperta dalle entrate “endogene” del Comune quali i ruoli acqua. Come dire che Modica si sbraccia per sostenere la propria economia interna.
L’OCCUPAZIONE DELL’AULA CONSILIARE DEI DIPENDENTI COMUNALI DI MODICA. IL FRONTE SI ALLARGA ANCHE A SCICLI, COMISO E POZZALLO
- Dicembre 4, 2008
- 9:40 pm
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