Le piccole e medie imprese avviano licenziamenti ed anche fallimenti in alcuni casi

Le piccole e medie imprese avviano licenziamenti del personale e, in alcuni casi, anche la procedura di fallimento. La profonda crisi che sta investendo il settore, viene aggravata da una sorta di rimodulazione dei rapporti tra gli istituti di credito ed i propri clienti che dettano rigide norme in danno dei piccoli imprenditori. Le imprese artigiane, da sempre, hanno rappresentato il vero volano dell’economia locale ma, il momento congiunturale che sta attraversando tutto il Paese, colpisce inevitabilmente, anche gli artigiani. Da più parti, in queste ultime settimane, sono arrivati appelli allarmanti alle Istituzioni cittadine per una grave fase di recessione che non risparmia gli imprenditori locali, costretti a fare i conti con la mancanza di liquidità, con crediti vantati nei confronti del comune che non vengono onorati da mesi, con rapporti non più “idilliaci” con gli istituti di credito. Ad appellarsi al Prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, è il Movimento Autonomo Commercianti, che – qualche mese fa – aveva segnalato la rigidità delle banche per l’accesso al credito, soprattutto, per le piccole e medie imprese. “Ebbene – denuncia in questi giorni il Mac – ora si è inasprito il rapporto; in un momento di forte crisi economica, gli istituti di credito in città continuano ad operare con gli stessi criteri che, pare, siano dettati da regole interne alle direzioni, rimodulando il rapporto coi clienti, togliendo autonomia e flessibilità ai direttori di filiali, ingessando in dolorosi steccati i loro clienti. Chiediamo – conclude il Movimento Autonomo Commercianti – un intervento fattivo da parte delle Istituzioni tutte, coinvolgendo il Prefetto di Ragusa, prima che la situazione, già al limite del collasso per la maggioranza delle piccole e medie imprese, precipiti in emergenza sociale. Auspichiamo che il decreto “salva banche”, serva anche a salvaguardare le numerose aziende che non riescono a sopravvivere economicamente, per la mancanza di accesso al credito con effetti, già in atto, di licenziamenti e fallimenti”.