Ragusa: “Su sicurezza in edilizia investano anche gli istituti scolastici di settore” E’ l’invito dei vertici del Cpt; domani alle 10 inaugurazione nuova sede

“Gli istituti tecnici trattino con attenzione il tema della sicurezza nei cantieri edili. Non è possibile che chi, dopo gli studi, si immette sul mercato del lavoro, sull’argomento non sappia nulla”. Un invito, quello rivolto dal presidente del Cpt di Ragusa, Sebastiano Caggia, che ha a che vedere con un argomento caldo, legato alla sicurezza nei cantieri edili. Non foss’altro perché il maggior numero di morti bianche si verifica proprio in tale ambito. Anche in provincia di Ragusa. Dove però, da anni, esiste il Comitato paritetico territoriale, un organismo che si occupa della promozione della cultura della sicurezza, costituito sia dai rappresentanti delle associazioni datoriali quanto da quelli delle organizzazioni sindacali di categoria. Un organismo che intende rilanciare la propria azione e che per farlo ha scelto una data simbolica, quella dell’inaugurazione della nuova sede. Il taglio del nastro è fissato per sabato 6 dicembre alle 10, al box 9 del piazzale del Consorzio Asi, a Ragusa. Questa mattina, però, il presidente Caggia, espressione dell’Ance, il vicepresidente Giorgio Bandiera, espressione del sindacato, assieme al direttore della struttura, Giuseppe Guglielmino, hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare da vicino l’attività del Cpt. “Il nostro – ha affermato Caggia – è un organismo dotato di tecnici formati che girano per i cantieri e che affrontano, laddove serve e laddove viene richiesta, la delicata materia della sicurezza. In questi anni pensiamo di aver fatto un buon lavoro. Ma ancora non basta. Si può fare di più e meglio. Anche coinvolgendo gli istituti scolastici di settore. Sarebbe opportuno tenere dei corsi specifici”. Il vicepresidente Bandiera ha chiarito come “grazie all’attività del Cpt, l’area iblea risulti essere più avanti di altre province, ma questo – ha aggiunto – non ci ha messo al riparo da eventuali morti bianche che, sulla base dei dati in nostro possesso, capitano nella maggior parte dei casi per caduta dall’alto o folgorazione. Ecco perché le venticinque visite nei cantieri portate avanti nel corso di quest’anno, ci hanno fornito, qualora servisse ancora di più, lo stimolo necessario per proseguire nell’attività intrapresa”. Ma quali sono i compiti del Cpt? “Con la legge regionale 20 del 2007 – ha spiegato il direttore Guglielmino – è stato affidato al Cpt il compito non solo di formare ed informare in cantiere i lavoratori impegnati nella realizzazione di opere pubbliche, ma anche quello di agevolare l’applicazione da parte delle imprese operanti in cantieri regionali della normativa tecnica attraverso mirate visite di consulenza, utilizzando allo scopo una quota parte dei ribassi offerti dalle imprese. Nel 2007, sono stati formati, inoltre, i tre rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali, Rlst, che svolgono le funzioni attribuite loro dalla normative vigente e dal contratto collettivo di lavoro”. Fino ad oggi, sono stati verificati ben cinquanta cantieri, tra quali quello dell’aeroporto, del monoblocco ospedaliero e del porto di Marina di Ragusa, ai quali sono stati forniti i necessari supporti per operare in sicurezza. In sette anni sono stati sottoposti a sorveglianza sanitaria più di 2800 lavoratori dipendenti di imprese edili alle quali sono stati concessi contributi per l’acquisto dei dpi pari a oltre 170 mila euro. Formati, inoltre, più di 2000 tra responsabili della sicurezza, rappresentanti dei lavoratori, addetti al pronto soccorso, addetti alla gestione delle emergenze, coordinatori della sicurezza.

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