Modica: A quattro anni dalla scomparsa, Matteo Monaco ripercorre in un libro la vita e gli scritti del latinista modicano Ugo Carratello

 Il latinista modicano, Ugo Carratello, rivive in un libro di Matteo Monaco. Carratello, scomparso nel gennaio di tre anni fa, viene ricordato in un’opera dal titolo “L’itinerario filologico di Ugo Carratello (“Aracne editrice, Roma), di Matteo Monaco, che ne ricostruisce i dati biografici e bibliografici essenziali per onorarne la memoria e mantenerne vivo il ricordo. Monaco, già allievo del Carratello al Liceo-ginnasio “Tommaso Campailla” e oggi redattore delle riviste «Il Cannocchiale» e «Tempo Presente», ripercorre in questo libro la vita e le opere del latinista scomparso. Nato a Modica nel 1923, dopo aver insegnato negli istituti classico e magistrale, negli anni Cinquanta e Sessanta, Ugo Carrattello ottenne la cattedra di Letteratura Latina nelle università di Pescara, poi di Salerno (dove ritrovò il compagno di studi Valentino Gerratana) e infine di Viterbo. Studioso dei poeti latini Catullo, Marziale, Apuleio e dell’arcaico Livio Andronico, Carratello è stato autore di oltre ottanta pubblicazioni, tra monografie, articoli e recensioni. Suo, tra l’altro, il merito di aver “stabilito”, attraverso un paziente lavoro di collezione di frammenti e di consultazione di codici latini e tardo medievali, il testo dell’Epigrammaton liber di Marziale (emendandolo dagli errori accumulatisi dal Rinascimento in poi), e di aver proposto una nuova successione degli epigrammi, poi accolta anche nell’edizione Teubneriana del filologo inglese Shackleton Bailey. Il libro reca, quale prefazione, un intervento del latinista Nino Scivoletto, amico di lunghissima data del filologo scomparso, pronunciato nel marzo 2005 all’Università di Viterbo durante una giornata di riflessione e commemorazione organizzata in ricordo di Carratello.
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