MODICA. CONDANNATI I DUE CONGIUNTI ARRESTATI DALLA POLIZIA PER TRUFFA CONSUMATA ATTRAVERSO LA SIMULAZIONE DI INCIDENTI STRADALI

Il Gudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha rinviato a giudizio i due pregiudicati siracusani arrestati lo scorso mese di giugno dalla polizia per la truffa consumata in danno di un automobilista modicano. Nicolò e Gaetano Fiaschè, rispettivamente padre e figlio, di 68 e 38 anni, cosiddetti "caminanti" appartenenti alla comunità che si trova nel capoluogo aretuseo, e residenti, il primo in Contrada Santa Lucia ed il secondo in Via Salibra, difesi dall’avvocato Mignosa del Foro di Siracusa, saranno processati il prossimo 20 marzo. Dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Michele Palazzolo. Erano stati ammessi alla detenzione domiciliare che successivamente è stata trasformata in obbligo di dimora. I due sono ritenuti gli autori della truffa consumata attraverso la simulazione di un incidente stradale. In questo caso, dopo avere individuato la vittima di turno, lo avevano bloccato in Via Tirella. Al malcapitato avevano manifestato disappunto e rabbia per un presunto contatto tra il loro furgone Ford Transit e l’auto del quarantenne modicano perché questi avrebbe fiorato il mezzo da lavoro danneggiando lo specchietto esterno. Erano scesi dal loro veicolo avrebbero preteso, con minacce e urla, un cospicuo risarcimento dei danni dalle loro vittime, mostrando una finta fattura relativa al costo dello specchietto, asserendo di averlo sostituito di recente per analoghi incidenti. Volevano 160 euro ma alle rimostranze della controparte che si diceva ignaro si erano messi a patteggiare fino ad ottenere solo 20 euro prima di allontanarsi. L’uomo, però, aveva annotato il numero di targa dei due energumeni ed aveva telefonato alla polizia. Gli agenti avevano, poi, rintracciato e bloccato i Fiaschè Via Gerratana, al Quartiere Vignazza. Addosso avevano circa 480 euro, probabili proventi di altre truffe precedenti. Dalla descrizione e dalla prova ottenuta, tra cui il falso bollettario, erano stati tratti in arresto.(

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