I titolari d’impresa si sentono soli ed abbandonati, specie in questo fase in cui l’attività economica ha fatto registrare una brusca frenata. La crisi c’è ma non li spaventa, c’è in loro piuttosto la paura di restare disorientati sulle scelte e le decisioni da assumere in questa fase di recessione. La politica deve compiere uno sforzo perché condivida insieme alle aziende ed ai lavoratori le scelte necessarie per uscire dal tunnel della crisi. Quello lanciato dal vice presidente della Confesercenti, Giuseppe Asta, è un vero e proprio grido d’allarme. “Quello che emerge dalle imprese associate e non- afferma Asta-, e soprattutto della piccola impresa, è la percezione di un mondo politico distaccato dalla realtà. Una condizione pesante che farebbe sentire le aziende, ogni giorno sempre più sole, soprattutto in un delicato momento come quello che sta vivendo l’economia locale e nazionale. L’impresa non deve essere lasciata sola in balia di se stessa ad affrontare ostacoli di natura commerciale, produttiva e burocratica. La ricetta per superare tutto però esiste- aggiunge Asta- è quella di non lasciarsi sopraffare da sentimenti di paura e d’impotenza. Bisogna dare fiducia alle imprese e credere nelle capacità e nelle intelligenze dei piccoli e medi imprenditori. Ma quali sono le prospettive che interessano le questo importantissimo tessuto economico, costituito prevalentemente da piccole realtà imprenditoriali, nel momento in cui la stretta creditizia rischia di penalizzare quelle aziende a basso cash-flow? “Le nostre azioni ed il nostro impegno- osserva Asta – tendono a far si che le nuove leve vedono nelle imprese in genere un settore in grado di garantire sbocchi occupazionali, qualificati ed importanti. Anche nell’anno che verrà Confeserfidi è pronto a svolgere sino in fondo il proprio ruolo di raccordo tra banche ed imprese, continuando a mettere in campo vantaggiosi “strumenti” di credito per gli associati sempre in costante crescita. Confeserfidi – conclude Asta, riproporrà l’ accordo regionale di programma sul credito, richiesta avanzata alla Regione Sicilia, in occasione del convegno di Taormina dello scorso mese di novembre. Il processo di cambiamento del contesto economico e finanziario, il nuovo accordo sul capitale e l’introduzione della legge quadro, generano da un lato nuove prospettive ed opportunità e dall’altro nascondono problematiche non indifferenti. I Confidi stanno vivendo una fase di transizione in cui è possibile cogliere il passaggio da problematiche gestionali relativamente semplici e poco articolate a strutture via via più complesse, in funzione delle possibili opzioni strategiche ed organizzative”. 30 dicembre 2008
UN’ IMPRESA DA SOSTENERE Anche nel 2009 Confeserfidi è pronto a svolgere sino in fondo il proprio ruolo di raccordo tra banche ed imprese, continuando a mettere in campo vantaggiosi “strumenti” di credito per gli associati.
- Dicembre 30, 2008
- 10:59 am
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