Sono due gli indagati per la morte della trentaseienne Concetta Savarino, la donna modicana rimasta vittima dell’incidente stradale verificatosi lo scorso 2 dicembre in località Cava Ispica, qualche decina di metri dopo il bivio per Rosolini, quando con l’auto condotta dal marito andò a schiantarsi contro un trattore guasto, posteggiato ai bordi della carreggiata. La Procura della Repubblica, oltre ad indagare il proprietario del veicolo agricolo, G.S., 33 anni, per omicidio colposo, ha iscritto nel registro degli indagati anche E.C.S., 33 anni, ovvero il congiunto della vittima, deceduta qualche giorno dopo l’incidente per le gravi ferite riportate, nell’Unità Operativa di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Modica, contestandoli lo stesso reato del primo in concorso. La magistratura inquirente ha, contemporaneamente, deciso di nominare un consulente tecnico d’ufficio al quale dovrebbe essere conferito l’incarico il prossimo 14 gennaio. Il condizionale è d’obbligo giacché essendo indagato anche il marito della Savarino, sarà, prima, necessario nominare un tutore per i figli minori della coppia. Le parti si sono affidate alla difesa degli avvocati Carmelo Vicari e Michele Mavilla che hanno nominato un consulente tecnico di parte nella persona di Giuseppe Garofalo. La donna, come si ricorderò, era a bordo di un’autovettura Audi A 4 condotta dal marito. Stavano percorrendo l’arteria non illuminata quando, improvvisamente, sono finiti contro il trattore che era fermo sul ciglio della strada periferica. L’impatto era stato violentissimo anche perché pare che il conducente l’utilitaria non si fosse assolutamente accorto dalla presenza ai bordi della strada del veicolo agricolo che il proprietario aveva dovuto abbandonare momentaneamente per un’avaria. Sul posto erano giunti i soccorsi che hanno provveduto a trasferire i due occupanti l’autovettura al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove le condizioni della donna erano apparse già all’arrivo gravissime, mentre il conducente era rimasto miracolosamente illeso, avendo riportato solo qualche contusione. La trentatreenne era stata definita politraumatizzata e non era stato, addirittura, possibile il trasferimento presso un centro specializzato in elisoccorso perché la vittima era stata intrasportabile perché giudicata in coma di terzo grado.
L’INCIDENTE MORTALE DI CAVA ISPICA. LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MODICA INDAGA ANCHE IL MARITO DELLA DONNA DECEDUTA
- Gennaio 10, 2009
- 10:48 pm
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