Colpo di scena nel processo davanti alla Corte d’Assise di Siracusa nei confronti del cinese Lin Yi, 26 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, del Foro di Modica, ritenuto tra gli scafisti del tragico sbarco del 2004 a Donnalucata in cui morirono annegati due suoi connazionali. La teste di riferimento, Li Shuquin, non ha riconosciuto, al confronto in aula, l’imputato quale scafista e nemmeno come la persona alla quale avrebbe consegnato la somma richiesta per il viaggio della speranza. Una dichiarazione che ha, chiaramente, soddisfatto l’avvocato Favaccio che punterà molto, certamente, nella sua arringa su questa fase. L’udienza ha visto di scena anche l’ex capo della Squadra Mobile di Ragusa, Giuseppe Bellassai, che ha descritto le fasi dell’indagine. Il processo è uno stralcio di un procedimento più ampio che si celebra a Modica ma che, in questa fase è andato a Siracusa per la gravità delle accuse contestate a Lin Yi e cioè omicidio volontario e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poiché è ritenuto tra i responsabili della tragedia. Fu estradato qualche mese fa da Malta dove era stato arrestato un anno fa circa per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’estradizione potè essere attuata grazie alla sinergia tra la Procura della Repubblica di Modica e la polizia dell’Isola dei Cavalieri tesa a smascherare le organizzazioni dei cosiddetti viaggi della speranza. In cinese sarebbe appartenuto ad uno dei due gruppi orientali che raccoglievano i disperati dalla Cina per fare scalo a Malta. Da lì venivano condotti nelle coste iblee. Il cinese fu arrestato assieme ad altri sei complici, ritenuti responsabili del tragico sbarco
PROCESSO PER IL TRAGICO SBARCO DI CINESI A DONNALUCATA(Scicli). LA TESTE NON RICONOSCE L’IMPUTATO IN CORTE D’ASSISE
- Gennaio 12, 2009
- 9:52 pm
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