Ribassi gare d’appalto, l’Ance si rivolge alla deputazione iblea Cutrone: “Venga modificata la normativa vigente”

A margine della vicenda riguardante la gara d’appalto sui lavori di messa in sicurezza di corso Kennedy, a Chiaramonte Gulfi, si registra un ulteriore intervento del presidente dell’Ance Ragusa, Santo Cutrone, teso a focalizzare in modo più approfondito quali interventi è necessario attuare per evitare che possano ripetersi episodi simili a quello accaduto nel centro montano ibleo. “Siamo stanchi – afferma Cutrone – di essere additati come una categoria che raggiunge chissà quali accordi clandestini, mentre, in realtà, siamo le vittime di un sistema matematico complesso che ci costringe giocoforza ad operare ribassi analoghi, creando delle situazioni che possono sembrare anomale ma che, in realtà, sono dettate dalle rigidi previsioni di legge. L’Ance ha da tempo avviato una interlocuzione con l’assessore regionale ai Lavori pubblici affinché vengano operate delle modifiche sostanziali ad un sistema normativo che, così com’è, non ha più ragione d’essere. Anche perché lo stesso sistema, alla lunga, finisce con il mortificare le imprese in regola, strutturate per crescere e garantire sviluppo, destinate ad assicurare occupazione. Così facendo, invece, si rischia di frenare tale processo e di fare passi indietro che nessuno auspica, soprattutto in un periodo economico critico come quello attuale”. Da qui l’accorata richiesta del presidente Cutrone. “Chiediamo alla deputazione regionale dell’area iblea di farsi non solo portavoce delle nostre istanze ma di attivare gli opportuni percorsi affinché si possa arrivare in tempi brevi ad introdurre adeguati correttivi all’attuale normativa che non deve neppure costringere al massimo ribasso ma individuare soluzioni alternative. Se si continua in questo modo non ci saranno garanzie né per le Amministrazioni locali, né per le imprese sane, né per i lavoratori”.

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