Tentata truffa in danno dell’Inps. Era il reato contestato a tre ispicesi dalla Procura della Repubblica, per il quale è stato intentato un processo penale che, fortuna loro, è finita bene. Imputati erano A.C., legale rappresentante di un negozio, difeso dall’avvocato Sebastiano Sallemi, P.F. e R.D., commesse, difese dall’avvocato Emanuele Guerrieri. I due difensori, a conclusione del procedimento, nel corso della loro arringa, si sono appellati ai termini di prescrizioni chiedendo il non luogo a procedere, al quale si è conformato il pubblico ministero, Veronica Di Grandi. Il giudice unico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, si è espresso con l’assoluzione per intervenuta prescrizione del termine triennale. Tutto era cominciato nel 2002 quando nei mesi di luglio ed ottobre, Fava e Denaro avevano presentato all’Inps richiesta per ottenere l’indennità di disoccupazione. Lo stesso anno, in dicembre, a seguito di un esposto anonimo scattarono le indagini che portarono i funzionari dell’Ispettorato del Lavoro ed i carabinieri nel negozio di Calabrese dove trovarono, intente a lavorare regolarmente nonostante avessero dichiarato di essere disoccupate. Scattò così la denuncia per tentata truffa dal momento che ancora l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non aveva proceduto ad erogare l’indennità. Le indagini andarono avanti dal 2002 al 2007 quando la Procura notificò la conclusione. Da allora non ci furono altri atti che ne bloccarono i termini per cui i difensori si sono “aggrappati” a tale inghippo per scagionare i loro assistiti.
TENTATA TRUFFA ALL’INPS. COMMERCIANTE E DUE COMMESSE DI ISPICA DAVANTI AL TRIBUNALE DI MODICA. NON LUOGO A PROCEDERE PER INTERVENUTA PRESCRIZIONE
- Gennaio 14, 2009
- 8:25 pm
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