INCHIESTA SU PRESUNTO RICICLAGGIO DI DENARO. MODICA: DRAGO, TORCHI E FLORIDDIA VANNO DAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

I principali esponenti dell’Udc in Provincia di Ragusa, vanno dal Procuratore della Repubblica di Modica, Domenico Platania, per chiarire la rispettiva posizione in merito all’inchiesta svolta dalla Guardia di Finanza su una presunta associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di danaro a Modica. Mercoledì pomeriggio si sono presentati davanti al magistrato inquirente, a distanza di un’ora uno dall’altro, l’onorevole Peppe Drago, l’ex sindaco, Piero Torchi, il segretario provinciale, Giancarlo Floriddia. Erano stati gli interessati a chiedere al capo della Procura della Repubblica di essere sentiti prima che siano formulate le richieste sulle singole posizioni in questa vicenda. Una richiesta accolta da Platania che ha ascoltato tutti e tre, uno dopo l’altro. Sull’esito, chiaramente, non è dato nulla a sapere. Adesso si attendono le richieste del pubblico ministero che dovrebbero essere formulate a giorni considerato che la notifica degli atti di conclusione delle indagini risale ai primi giorni di novembre. I reati contestati dalla magistratura inquirente sono la concussione in danno di privati cittadini che si sarebbero rivolti all’Ufficio Urbanistica ed allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Modica, per il rilascio di concessioni edilizie nonché più delitti di riciclaggio delle somme provenienti dalle anzidette concussioni. Nelle accuse si sostiene, poi, che siano stati indotti quattro imprenditori che avevano ottenuto a vario titolo concessioni edilizie a versare indebitamento somme di varia entità a taluno degli indagati, sia pure a titolo di prestito mai restituito, nonché otto imprenditori ed operatori edili e commercianti operanti a Modica, a versare, all’uopo richiesti, a titolo sempre di prestito, somme di vario importo a ciascuno degli indagati, pubblici ufficiali o privati correi medesimi somme che confluivano su diversi conti correnti. Il “giro” accertato dagli inquirenti sfiora i quindici milioni di euro. Il periodo sotto osservazione parte dal mese di ottobre del 2003 e si protrae fino al settembre del 2007.