La sezione Ascom di Chiaramonte Gulfi, con il sostegno della Confcommercio provinciale, esprime un netto dissenso ai contenuti della determina voluta dall’Amministrazione comunale con cui viene decretata la nuova apertura di sei ristornati e di tre bar. La decisione è stata presa nel corso dell’assemblea dei pubblici esercizi ricadenti sul territorio cittadino nel corso della quale è stata manifestata forte contrarietà per la procedura adottata dalla Giunta municipale sia dal punto di vista formale quanto per il merito del provvedimento. La sezione Ascom di Chiaramonte, nel prendere le distanze anche rispetto ai dati forniti dall’Amministrazione, ha rivolto un invito al sindaco affinché annulli in autotutela la determina, valutando altresì la possibilità di adire azioni legali se tale richiesta non sarà accolta. All’assemblea tenutasi a Chiaramonte, convocata dal presidente di sezione, Giovanni Salerno, hanno preso parte il direttore provinciale, Emanuele Brugaletta, e il responsabile dell’Area legislativa, Giuseppe Campo. “E’ inspiegabile l’urgenza – afferma Salerno – con cui sono state avviate le procedure e poi l’opportunità “politica” del provvedimento è tutta da valutare per la nostra categoria. In un periodo in cui facciamo i conti con una crisi spaventosa dei consumi, viene deciso di consentire l’apertura di un numero di pubblici esercizi in numero pari al cinquanta per cento rispetto a quelli già esistenti, aggravando di fatto la concorrenza, creando, in pratica, le condizioni che potrebbero causare la chiusura di attività avviate da anni. A questa situazione non ci stiamo. Faremo sentire la nostra voce in maniera dura e determinata. Così non si favorisce il commercio ma lo si stronca”. A dare manforte all’azione portata avanti dalla sezione comunale anche il presidente provinciale, Angelo Chessari, che questa mattina ha incontrato Salerno, Brugaletta e Campo, nella sede Ascom di Ragusa, per decidere sul da farsi. “Le problematiche di Chiaramonte – ha detto Chessari – sono seguite con attenzione della struttura provinciale che intende fare chiarezza su quanto sta accadendo. Sarà concreta e incisiva la tutela sindacale nei confronti dei titolari di pubblici esercizi del centro montano, così come nel resto dell’area montana. E’ tra l’altro una opportunità di crescita mancata perché si sarebbe potuta coinvolgere in un altro modo l’associazione di categoria, concertando assieme, ente locale e Ascom, dinamiche di sviluppo da tutti auspicate. Seguiremo passo dopo passo l’evolversi della vicenda perché diventa necessario non complicare quelli che, al momento, sono equilibri economici molto precari”.
Determina per apertura di pubblici esercizi, l’Ascom di Chiaramonte contesta l’Amministrazione
- Gennaio 17, 2009
- 2:57 pm
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