Pantano quando piove, fango ed argilla quando è umido, cemento duro quando è secco. Insomma: “una disgrazia” ed a definirlo così è proprio l’assessore allo Sport del comune di Modica, Enzo Scarso. Il polisportivo comunale di contrada Caitina è una incompiuta inaugurata!. Tribune fredde e mal congegniate, una curva conclusa e mai testata, spogliatoi arrangiati alla meno peggio, ma soprattutto un terreno di gioco simile più ad un campo lasciato a maggese. Ma se, forse colpevolmente, si è sempre sorvolato sulla logistica complessiva e sulla struttura esterna, sotto i riflettori è adesso balzato, in maniera prepotente, il terreno di gioco. Condizioni al limite della praticabilità, buche profonde, erba alta e rada, aree di rigore alla ricerca di un pizzico di verde. Che si fa? “La soluzione non è facile – dice l’Assessore Scarso -. Per le prossime settimane non c’è più nulla da fare, non si può riprendere. Lo abbiamo salvato in estate ad un pelo dall’essiccazione completa, non siamo riusciti a farlo adesso a causa anche di una insolita stagione delle piogge che non ci ha dato tregua. Bisogna pensare avanti ad una soluzione definitiva”. Manto in sintetico? “Vedremo!”. Intanto la prima a farne le spese è stata la Moticea, costretta a giocare a porte chiuse in un “Vincenzo Barone” alle prese coi lavori di maquillage. Anche il Modica ne paga le spese, non solo sul piano del gioco ma anche su quello finanziario. “Ci sta costando un occhio – commenta il presidente rossoblù Riccardo Radenza -. Ieri (domenica, ndr) abbiamo toccato il fondo. Il terreno gonfio di pioggia non ci ha permesso di tagliare l’erba ed il contrasto tra erba alta e fango ha palesato lo stato pessimo del terreno. E dire che avevamo sparso qua e là tanto terriccio provando un po’ ad appianare qualche buca”. Soluzioni? “Devono essere radicali: o si va sul sintetico o si rifà lo strato di sottofondo con pietre grosse, ghiaia, terriccio, terra ed erba. Propenderei per la prima, con una spesa di circa 250mila euro che però sarebbe ammortizzabile negli anni. Si potrebbe anche pensare a finanziamenti esterni”. Ha mai pensato di andare a giocare altrove? “Si – risponde sinceramente Radenza – il problema che la scelta deve ricadere o su Comiso o su Palazzolo. Non è facile”.
Modica: Il Caitina? Tutto, tranne un campo di calcio!
- Gennaio 19, 2009
- 5:51 pm
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