Sette giorni di arresto e duecento euro di ammenda. E’ la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, nei confronti di un’imprenditrice pozzallese, Liliana Giurdanella, difesa dagli avvocati Giorgio Terranova, del Foro di Catania, e Cristina Vindigni, del locale Foro. La donna era stata denunciata dagli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo a seguito di un controllo effettuato la sera del 31 luglio del 2006 presso lo stabilimento balneare Mika Club di Santa Maria del Focallo, del quale l’imputata era la proprietaria. Un controllo eseguito per alcune segnalazioni che parlavano di una serata danzante che si sarebbe tenuta nella struttura senza alcuna autorizzazione e di occupazione di aree demaniali. I militari accertarono la presenza nella spiaggia antistante lo stabilimento di numerose persone. Secondo la difesa, la musica veniva emessa da un impianto di diffusione autorizzato ed alcuni giovani che si trovavano sull’arenile prospiciente il Mika Club, probabilmente, stimolati si sarebbero messi a ballare senza la consapevolezza dei gestori. Lo stabilimento, all’epoca, fu sottoposto a sequestro ma, successivamente, fu restituito alla proprietaria. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, aveva invocato la condanna ad un mese di arresto e duecento euro di ammenda
POZZALLO. CONDANNATA IMPRENDITRICE DAL GIUDICE UNICO DEL TRIBUNALE DI MODICA PER ORGANIZZAZIONE DI SERATA DANZANTE SENZA AUTORIZZAZIONI
- Gennaio 20, 2009
- 9:51 pm
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