La Cna di Ragusa ha effettuato una indagine sulla condizione delle piccole imprese, artigiane e non, sia allo scopo di monitorare le conseguenze della crisi ed i pericoli derivanti, sia per offrire alla classe di governo elementi di riflessione utili per intervenire adeguatamente a salvaguardia del patrimonio produttivo locale. I dati sono stati resi noti questa mattina dal presidente provinciale Giuseppe Cascone, dal segretario provinciale Giovanni Brancati e dal presidente del Centro studi per l’artigianato e per la pmi, Saverio Terranova. Dati dai quali si evince che, al 31 dicembre scorso, le imprese artigiane iscritte alla Camcom erano 6.545 con un incremento di 28 unità rispetto al 31 dicembre 2007. Le cessazioni nell’anno 2008 sono state 377 mentre le nuove iscrizioni sono state 405. In crescita, facendo il raffronto tra i due anni, i settori delle costruzioni e degli alimentari e bevande. Preoccupante, invece, il calo fatto registrate dal settore dei trasporti (-17) e dell’autoriparazione (-10). “Fino a dicembre scorso – ha affermato Brancati – le imprese della provincia hanno complessivamente resistito all’uragano che si è abbattuto sull’economia internazionale, europea e anche italiana. Addirittura, i settori delle costruzioni e alimentare hanno fatto registrare un discreto aumento così da compensare i numeri meno positivi riferiti ad altri settori. Ma quanto potrà resistere ancora la nostra impresa artigianale? E’ questo il problema che assilla le associazioni di categoria”. Ed è questa la ragione che ha spinto il Centro studi ad effettuare una indagine su un campione di cento imprese rappresentative di tutte le tipologie presenti in provincia, con particolare riguardo a quelle che producono un maggiore Pil e occupano maggiore personale. “Dieci le domande poste – ha spiegato il prof. Terranova – il primo gruppo di quesiti ha riguardato la tenuta finanziaria delle imprese della provincia. Il pericolo che abbiamo intravisto è la possibilità di una stretta creditizia nei confronti delle pmi. Attualmente, però, non si registra né una contrazione del credito né un peggioramento delle condizioni di erogazione. Abbiamo poi voluto verificare la fiducia delle piccole imprese nella collaborazione dei consorzi fidi. La risposta è significativa. Il 54% ha fiducia nei confidi e lavora con essi. Inoltre, delle imprese che intrattengono un mutuo con una banca, solo sette hanno ricevuto inviti al rientro. Su questo fronte le banche sembrano tenere un atteggiamento abbastanza comprensivo con le imprese. Da altre risposte si evince che, rispetto al nostro campione, qualche difficoltà mostrano di avere 17 imprese. Sette le imprese edili che sono alle prese con una qualche difficoltà finanziaria. Analoghe difficoltà anche per le imprese che svolgono servizi alle persone. Le altre mostrano di tenere, almeno fino a questo momento, soprattutto risulta essere confortante il settore manifatturiero. Tra i segnali preoccupanti, il fatto che l’aumento degli insoluti è dichiarato dal 57% delle imprese. Inoltre, ben 74 imprese su cento hanno dichiarato di fare i conti con una riduzione d’affari. E’ l’economia che arretra. Se andasse avanti per troppo tempo, andremmo incontro al disastro”. Il presidente Cascone ha invece puntato il dito sui ritardi abissali che si registrano sul piano infrastrutturale. “Non possiamo più andare avanti così – ha chiarito – la classe politica deve cambiare registro e, soprattutto, deve puntare a risultati concreti. Mancano le infrastrutture. Non è possibile che il finanziamento per l’autoporto di Vittoria rischi di andare perduto. Non è possibile che i tempi per il raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania si allunghino a dismisura. Sono ritardi che le pmi dell’area iblea non possono più sopportare”. E Saverio Terranova, in proposito, ha aggiunto: “Gli enti locali provino ad impegnare meno somme per feste e festini e più per la realizzazione di opere pubbliche. Saranno ripagati certamente dal migliore andamento dell’economia locale, propedeutico alla crescita e allo sviluppo locale”.
I dati dell’economia iblea nel 2008 nella ricerca condotta da Cna e Centro studi
- Gennaio 23, 2009
- 6:19 pm
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