C’era una volta la spiaggia di Bruca, ora non c’è più. I marosi della notte tra venerdì e sabato hanno definitivamente inghiottito la spiaggia di Bruca, sino a travolgere lo chalet, diventato una palafitta sul mare. Sul posto gli uomini dell’ufficio protezione civile di Scicli, coordinato da Ignazio Fiorilla, che ha relazionato all’amministrazione comunale sullo stato di erosione della fascia costiera. La piazza Morana a Bruca è stata transennata. E’ vietato accedere a ciò che resta della spiaggia. Il mare forza cinque, a tratti forza sei, è riuscito a portare via per diverse centinaia di metri l’arenile. "abbiamo ricevuto l’allerta meteo per forte vento e grandi mareggiate dalla sala operativa della Protezione civile regionale -spiega Ignazio Fiorilla-. Ci sono pericoli per strutture e attività esposte al vento e alle mareggiate, e pericoli per la caduta di alberi, cartelloni e strutture precarie". In questi giorni di grande piovosità un record è già stato battuto. 145 millimetri di pioggia in un solo giorno sono caduti in provincia. Ma all’acqua che cade dal cielo si aggiunge quella che minacciosa viene dal mare. La costa sciclitana, e le contrade Bruca, Arizza, Spinasanta, Palo Bianco, Palo Rosso, sono particolarmente esposte. Qui gli sciclitani, soprattutto negli anni Settanta, hanno costruito palafitte, case, villini sulle due, e negli anni ottanta fu necessario realizzare sedici bracci frangiflutto per impedire al mare di erodere la costa e di portare via le case abusive. Esiste un progetto, seguito nella scorsa legislatura dal’assessore del tempo ai lavori pubblici, Giuseppe Savarino, di rinascimento dei bracci, che avrebbe potuto essere finanziato dalla Regione, e segnatamente dal Genio Civile Opere Marittime. Ma di quel progetto si sono perse le tracce. Il mare, minaccioso, scava sotto lo chalet di Bruca e minaccia le abitazioni estive di molti che trenta anni fa scelsero un posto in prima fila davanti al mare. La protezione civile del Comune ha avviato un censimento delle emergenze lungo i venti chilometri di costa sciclitana, da Playa Grande a Sampieri, per verificare se oltre Bruca esistono altre situazioni di pericolo per le persone e gli immobili.
CAVA D’ALIGA(Scicli). LA SPIAGGIA DI BRUCA INGHIOTTITA IN UNA NOTTE DAL MARE
- Gennaio 25, 2009
- 3:09 pm
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