MODICA. DISCARICA COMUNALE E DIFFERENZIATA. BOTTA E RISPOSTA TRA ROSA E SERRA

“L’assessore alle politiche ambientali si dichiara favorevole alla realizzazione di una discarica a Modica, fermo restando le competenze dell’Ato Ambiente Ragusa”. Il presidente di Idea di Centro ed ex assessore comunale, Meno Rosa, mette quest’aspetto in evidenza ma se da un lato si dice soddisfatto, dall’altro monta su tutte le furie. “Questo è molto positivo per la soluzione del problema rifiuti a Modica – spiega Rosa – e della relativa Tarsu che sta massacrando i bilanci delle famiglie modicane. Bisogna, però, ricordare a tutti i cittadini modicani che proprio l’Assessore Tiziana Serra lo scorso 23 Dicembre, quindi appena 40 giorni fa, aveva parlato di un’ipotesi discarica vecchia. “Chi parla di discarica è del Medio Evo”, aveva sottolineato l’assessore. Nella qualità di Presidente di Idea di Centro risposi subito all’Assessore che la stragrande maggioranza dei modicani vorrebbero volentieri ritornare al Medioevo viste le condizioni della città in materia di ecologia e vista principalmente l’enormità della tassa sui rifiuti solidi urbani”. La risposta dell’assessore Serra non si fa attendere. “Rosa – spiega la delegata all’Igiene Ambientale – ha estrapolato le mie parole da un contesto più ampio. E’ chiaro che siamo in emergenza ma per parlare di discarica si deve tenere conto anche della differenziata. Ci sono delle alternative che stiamo valutando. Il Comune di Modica ha dato la propria disponibilità all’Ato ambiente attraverso un ordine del giorno del consiglio, perché il salto di qualità lo si fa attraverso il bando comprensoriale che l’Ato sta sostenendo. In base alla situazione attuale è necessario che il discorso discarica sia collegato alla differenziata ma esistono altri tipi di impianti di smaltimento come ad esempio il forno Colacem”. C’è la possibilità di una discarica comprensoriale ed in questo senso è stato indicato il territorio di Ispica. “C’è questa strada da seguire – spiega Tiziana Serra – per il Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo, ma dobbiamo tenere conto che occorreranno almeno un paio di anni”.
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