Tre dei sei superstiti del tragico sbarco del 2004 a Donnalucata sono stati sentiti ieri dalla Corte d’Assise di Siracusa nei confronti del cinese Lin Yi, 26 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, del Foro di Modica, ritenuto tra gli scafisti della tragedia quando morirono annegati due suoi connazionali. I magistrati hanno fatto ricostruire loro i momenti in cui furono costretti a gettarsi in mare. “Ci hanno puntato contro una pistola – hanno confermato tutti – dicendoci che eravamo vicini alla terraferma. Invece si trattava della piattaforma petrolifera distante alcuni chilometri”. La Corte d’Assise ha fissato l’audizione di altri 3 cinesi sopravvissuti per il 24 febbraio. In precedenza una teste di riferimento, Li Shuquin, non aveva riconosciuto, al confronto in aula, l’imputato quale scafista e nemmeno come la persona alla quale avrebbe consegnato la somma richiesta per il viaggio della speranza. Una dichiarazione che ha, chiaramente, soddisfatto l’avvocato Favaccio che punterà molto, certamente, nella sua arringa su questa fase. Il processo è uno stralcio di un procedimento più ampio che si celebra a Modica ma che, in questa fase è andato a Siracusa per la gravità delle accuse contestate a Lin Yi e cioè omicidio volontario e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poiché è ritenuto tra i responsabili della tragedia. Fu estradato qualche mese fa da Malta dove era stato arrestato un anno fa circa per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’estradizione potè essere attuata grazie alla sinergia tra la Procura della Repubblica di Modica e la polizia dell’Isola dei Cavalieri tesa a smascherare le organizzazioni dei cosiddetti viaggi della speranza. In cinese sarebbe appartenuto ad uno dei due gruppi orientali che raccoglievano i disperati dalla Cina per fare scalo a Malta.
TRAGICO SBARCO DI CINESI A DONNALUCATA(Scicli). IN AULA TRE SUPERSTITI
- Febbraio 3, 2009
- 11:23 pm
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