Estorsore tradito da impronta. Siracusa: gli esami della scientifica su un biglietto minatorio fatto trovare a un imprenditore edile hanno portato all’arresto di Daniele Cassia

Un’impronta digitale lasciata su un biglietto minatorio fatto trovare a un imprenditore edile per convincerlo a pagare il pizzo ha tradito Daniele Cassia, 22 anni, che è stato arrestato per tentativo di estorsione aggravata dalla squadra mobile di Siracusa in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere. Le indagini erano state avviate dalla polizia dopo il ritrovamento, nell’aprile del 2008, di una tanica di benzina e di un biglietto minatorio, con il quale si invitata il costruttore a "trovarsi un amico buono", nel cantiere di una società che stava realizzando a Priolo Gargallo nuovi alloggi di edilizia popolare per l’Iacp. Esami della scientifica sulla missiva hanno permesso di trovare l’impronta digitale e di risalire a Cassia, che in passato era stato già denunciato per altri reati e che è indicato dagli investigatori come inserito nel clan Bottaro-Attanasio. Le indagini della squadra mobile sono state coordinate dai sostituti procuratori Pasquale Pacifico della Dda di Catania e Manuela Cavallo della Procura di Siracusa.
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