“L’ipotesi di accordo sul Ddl Sanità, maturata nel corso dell’ultimo incontro fra Governo regionale e capigruppo parlamentari di maggioranza, crea una immotivata disparità fra le cosiddette “piccole province” e quelle che hanno al loro interno le aree metropolitane, come Palermo, Messina e Catania. Mentre per le prime si prevede l’accorpamento delle aziende ospedaliere con le aziende sanitarie, per Catania, Messina e Palermo questa regola non è applicata. E’ una scelta iniqua, senza alcun criterio valido di valutazione, che tende soltanto a dare maggiore forza ad alcune aree della Sicilia a discapito delle altre. Il PD non accetterà che i tagli debbano pesare soltanto su una parte dei cittadini siciliani e se un giusto contenimento della spesa sanitaria deve esserci, questo dovrà essere equamente ripartito fra tutti i territori. La scelta prospettata a gran voce dall’Assessore Russo, di ottimizzare la spesa sanitaria e di garantire l’efficacia nella gestione dei servizi, si è diluita notevolmente al momento del confronto con le forze politiche di maggioranza. Chiediamo al Governo regionale una generale revisione del disegno di legge sulla sanità ed ai parlamentari regionali eletti in provincia di Ragusa di privilegiare le appartenenze territoriali rispetto a quelle partitiche, di dare priorità alle esigenze dei cittadini che li hanno eletti come loro rappresentanti e non alle sterili indicazioni di partito”.
L’on. Ammatuna sul Ddl Sanità: “Chiediamo al Governo regionale una generale revisione del disegno di legge sulla sanità ed ai parlamentari regionali eletti in provincia di Ragusa di privilegiare le appartenenze territoriali rispetto a quelle partitiche”.
- Febbraio 4, 2009
- 4:14 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa