Servizi di controllo del territorio: arrestati un italiano e sette extracomunitari.

Su precise disposizioni del Comandante Provinciale, Ten. Col. Nicodemo Macrì, proseguono lungo la fascia costiera i servizi di controllo del territorio svolti dai Carabinieri del Comando Provinciale CC di Ragusa. In particolare nella giornata di ieri: – a Marina di Ragusa militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di arma clandestina e relativo munizionamento: SALVATORE FARINA 31enne nato a Lentini ma residente a Ragusa, coniugato, disoccupato. A seguito di segnalazione anonima che indicava la presenza in un terreno ubicato in contrada fontana nuova – villaggio duemila via Anapo, di una pistola occultata, venivano predisposti mirati servizi, e nella serata del 2 febbraio davano riscontro positivo; infatti veniva notato un giovane, successivamente identificato nel FARINA, trafficare su un rimorchio all’interno del terreno, perciò veniva immediatamente bloccato. All’interno del box dove stava armeggiando il giovane, veniva rinvenuta, all’interno di un terreno di proprietà della sorella Rafaela, una pistola a tamburo tipo revolver calibro 9×17, modificata e priva di matricola, con 24 cartucce marca gfl, ricostruite artigianalmente e adattate per poter essere sparate con la suddetta arma. L’arma e il munizionamento sono stati posti sotto sequestro. Dagli accertamenti è emerso che il terreno è di proprietà della sorella dell’arrestato, che dopo le formalità, è stato associato presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

– A Scoglitti, a Santa Croce Camerina e ad Acate i Carabinieri della Compagnia di Vittoria unitamente ai militari della stazione di Santa Croce Camerina e ai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno effettuato una serie di controlli con perquisizioni a numerosi casolari abbandonati, a seguito dei quali venivano tratti in arresto sette cittadini extracomunitari, responsabili a vario titolo dei reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, furto e ricettazione in concorso, nonché inottemperanza all’ordine di espulsione dal territorio italiano. Da un primo controllo MESSAOUDI SAMI, tunisino 28enne, MBARKI MOHAMED, tunisino 26enne, HOSNI MAJDI, tunisino 24enne, AJEDI HEDI, tunisino 25enne, venivano trovati in possesso di una quantità complessiva di gr. 150 di hashish, suddivisa in due panetti abilmente celati alla vista, ma non al fiuto dei cani antidroga, che li individuavano nascosti all’interno di un tubo in ferro e in una buca appositamente creata nel terreno circostante al casolare abitato dai quattro extracomunitari. Inoltre i suddetti quattro tunisini venivano trovati in possesso di € 1800,00, presumibilmente frutto dell’attività illecita di spaccio, e di tre ciclomotori risultati asportati a Ragusa nel dicembre 2008, risultando quindi colpevoli di ricettazione. I soldi e la sostanza stupefacente sono stati sequestrati, mentre i ciclomotori sono stati restituiti ai legittimi proprietari. A seguito di ulteriori accertamenti veniva appurato che l’HOSNI e l’AJEDI, in concorso con tale GRIRI HAZIZ, tunisino 33enne, erano anche responsabili di furto di energia elettrica, avendo realizzato un allacciamento abusivo alla linea pubblica dell’ENEL. Nell’attività di polizia, inoltre, venivano effettuate le procedure identificative per gli extracomunitari fermati, a seguito delle quali veniva accertato che su MBARKI MOHAMED, HOSNI MAJDI, GRIRI HAZIZ e su un sesto tunisino 26enne, KARKOUB RAOUF, pendeva un ordine di espulsione dal territorio italiano, al quale i quattro non avevano ottemperato. Nel complesso servizio di controllo del territorio veniva infine individuato nelle campagne tra Acate e Macconi, TAOUIL RADOUANE, marocchino 27enne, residente ad Acate, regolare sul territorio italiano, sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Ragusa, poiché condannato alla pena di 1 anno e 5 mesi di reclusione, per aver introdotto e posto in vendita prodotti industriali (cd musicali, dvd, ecc.) con segni mendaci, violando la proprietà intellettuale. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria iblea. Ragusa, 4 febbraio 2009

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