Programmi costruttivi a Ragusa, Ance e Legacoop contestano le scelte di Legambiente: “Ricorso inopportuno”

La scelta di Legambiente di formalizzare il ricorso, peraltro già annunciato nei mesi scorsi, alla Regione avverso le delibere di approvazione dei piani costruttivi in seno al Comune di Ragusa viene duramente contestata da Ance e Legacoop. “La scelta dell’associazione ambientalista – affermano Ance e Legacoop in un documento – è da ritenere assolutamente irresponsabile considerato che, tra l’altro, va a ledere le legittime attese di 800 famiglie che, nella loro pianificazione, avevano già previsto di poter puntare sulla realizzazione di un identico numero di alloggi, quelli appunto contemplati dai suddetti programmi costruttivi. E si tratta di una scelta tanto più criticabile in un momento storico come quello attuale in cui, a causa della crisi, le imprese del settore edilizio sono praticamente ferme in attesa che le grandi opere pubbliche, e non solo, possano decollare per immettere nel circuito economico, anche locale, risorse economiche fresche. Occorre altresì sottolineare come il piano presentato era stato dimensionato sulle richieste in questione”. “Quindi – continua il documento congiunto di Ance e Legacoop – quanto affermato da Legambiente, circa l’illegittimità delle delibere di approvazione, non risponde al vero. La presa di posizione dell’associazione ambientalista è ancora più inspiegabile in una fase in cui anche il Governo nazionale ha deciso di stanziare oltre quattro miliardi di euro per l’applicazione del piano casa, un piano straordinario sull’edilizia destinato a sostenere l’economia e l’offerta abitativa rivolta alle giovani coppie e alle famiglie meno abbienti. Il piano casa nazionale prevede la costruzione di oltre 14.000 alloggi nella sola Sicilia. L’economia della città di Ragusa, ancora una volta, si trova costretta a fare i conti con prese di posizione, come quella di Legambiente, assolutamente penalizzanti, prese di posizione da cui, lo ribadiamo, Ance e Legacoop prendono fortemente le distanze”.

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