Modica: Consiglio Comunale. Un’ora dedicata alla question time. Ritirati i 3 punti sui programmi costruttivi. Sulla situazione finanziaria dell’Ente il Sindaco lancia l’Sos. Il centro destra aspetta le proposte per discutere.

Si va verso la dichiarazione del dissesto finanziario del comune. Le conseguenze che comporterà sono al vaglio dell’amministrazione comunale. Il sindaco, Antonello Buscema, conti alla mano, ha relazionato al consiglio sulla disastrosa situazione in cui versa il comune. Il primo dato concreto emerso è stata l’approvazione del conto consuntivo, oltre venti milioni di euro, una cifra enorme per l’ente frutto di disavanzo di amministrazione e debiti fuori bilancio. E’ stata individuata una strategia che mette in vendita il patrimonio immobiliare. Si sta lavorando per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Nell’attesa di questo una massa di debiti grava sul comune. Si registra una perenne difficoltà di cassa che non consente di pagare dipendenti, fornitori e altro. Emergono intanto altri debiti fuori bilancio non inferiori a quindici milioni di euro. “Togliere i debiti pregressi e coprire i debiti fuori bilancio avrà un senso se togliamo le cause di questa situazione – ha detto il sindaco – a cominciare dalla redazione del bilancio 2009 che eviti la produzione di nuovi debiti. Pur facendo tagli rilevanti si registra una spesa minima sui 47 milioni di euro a fronte di un’entrata di 37 milioni di euro. Questo comporterà il recupero dell’evasione, di razionalizzazione di una serie di servizi che potranno produrre 40 milioni di euro. Realisticamente, pur potenziamento al massimo delle entrate si registra un gap di sei-sette milioni di euro. A questa situazione c’è un pressione debitoria da parte dei creditori. Tra stipendi del personale, Multiservizi, rata mutui, commissari ad acta che si insediano, più le somme da dare ai fornitori per la vita ordinaria dell’ente. Per poter agire in ordinarietà questa amministrazione ha bisogno tre milioni mezzo di liquidità la mese. Questo – ha aggiunto il primo cittadino – crea molte difficoltà nell’adempiere con puntualità agli obblighi dell’ente. Rispetto a questa situazione, che non è stata determinata da questa amministrazione che l’ha fatta emergere, la condizione è quella del dissesto finanziario. O si prede atto del dissesto o insieme sopprimiamo le cause che lo hanno determinato” – è stata la laconica conclusione di Antonello Buscema. La minoranza di centrodestra ha chiesto della documentazione per poterne discutere, per cui se ne riparlerà alla prossima riunione consiliare prevista per il 19 febbraio. Intanto, l’amministrazione comunale ha dovuto ritirare i tre punti relativi all’approvazione dei piani costruttivi. Il dirigente del settore urbanistica, Carmelo De Naro, ha informato il consiglio che sono scadute le convenzioni con le imprese in riferimento alla promessa di finanziamento, anche se, la Regione Siciliana dovrebbe dare una proroga, per la localizzazione e approvazione dei programmi costruttivi per l’edilizia convenzionata, ritira i tre punti posti all’ordine del giorno. I tre programmi costruttivi hanno la convenzione scaduta al 31 dicembre scorso e quindi, viene a mancare, al momento, alcuna promessa di finanziamento, non essendo stata rinnovata viene a cadere la condizione per individuare l’area costruttiva in zona verde agricole. Si attende, dunque, una proroga della Regione. Il consiglio ha poi approvato due ordini del giorno: uno sul mantenimento delle preferenze per le elezioni europee e per reintrodurle nella legge elettorale per il parlamento proposto da Paolo Nigro dell’Udc, e quello relativa all’assistenza riabilitativa, proposto da Michele Colombo di Modica in Primo Piano. Entrambi i documenti sono stati votati all’unanimità.

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