Parte male il processo davanti al Collegio penale del Tribunale di Modica contro oltre trenta imputati accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato. Ieri mattina, infatti, i tre magistrati giudicanti si sono dichiarati tutti incompatibili per avere già trattato la vicenda precedentemente. Il procedimento è stato, pertanto, rinviato al presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini, che dovrà assegnarlo ad altri giudici. La prossima udienza è stata fissata per il 3 giugno, una data che dovrebbe consentire di potere individuare nuovi magistrati e non è improbabile che il Collegio possa essere presieduto allo stesso massimo esponente del Tribunale. Per quella data, in ogni caso, si spera che arrivino i nuovi e tanto attesi giudici ad impinguare un organico carente del 40 per cento. Su questa vicenda già in fase preliminare un imprenditore aveva patteggiato 3 mila euro di multa davanti al Gup, Lucia De Bernardin, che ieri componeva il Collegio. La vicenda oggetto del procedimento riguarda una concessione rilasciata dal Comune di Modica per la costruzione di un impianto per il riciclaggio di rifiuti speciali in territorio di Modica, specificatamente a Cava Giarrusso. Il periodo dell’indagine è antecedente al mese di febbraio del 2006. Secondo la Procura della Repubblica gli imputati si sarebbero "associati" tra loro attuando un progetto per ottenere illecitamente finanziamenti dal Ministero per le Attività Produttive ed avrebbero redatto false attestazioni per ottenere le somme senza averne i requisiti. Le parti offese sono il Comune di Modica, il Ministero per le Attività Produttive, la Regione Sicilia e l’Amministrazione Finanziaria dello Stato. L’indagine fu condotta dalla Guardia di Finanza. Sulla base degli elementi raccolti, per le fiamme gialle gli imputati, ognuno per le proprie competenze, avrebbero commesso il reato laddove sarebbero state rilasciate concessioni attraverso lo Sportello Unico del Comune di Modica, per costruire un impianto produttivo per il quale sarebbe stata dichiarata l’esecuzione di opere che, nei fatti, invece, non risulterebbero pur se esisterebbero attestazioni che sostengono l’esatto contrario.
MAXI PROCESSO PER TRUFFA IN DANNO DELLO STATO. MODICA, COLLEGIO PENALE INCOMPATIBILE
- Febbraio 11, 2009
- 9:55 pm
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