Ha chiesto ed ottenuto l’ammissione al giudizio col patteggiamento il pregiudicato sciclitano Marcello D’Ippolito, 36 anni, arrestato lo scorso 6 febbraio dai carabinieri. L’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Riccotti, è comparso ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, il quale ha preso atto della disponibilità del pubblico ministero, Diana Iemmolo, a dare l’assenso per il rito alternativo. D’Ippolito è stato condannato a quattro mesi di reclusione senza la sospensione. Nell’udienza di convalida aveva riottenuto la restrizione in casa. I carabinieri lo avevano bloccato alla guida di un’autovettura insieme alla compagna, in Contrada Torre Palomba a Scicli. Considerato che era un soggetto conosciuto per i suoi precedenti, i militari non hanno dovuto esitare per riconoscerlo e per ricordarsi che era sottoposto agli arresti domiciliari a seguito di una condanna rimediata lo scorso mese di luglio, quando insieme ad un altro sciclitano quando erano stati sorpresi, in flagranza di reato, all’interno di una scuola elementare di Scicli dove era in corso un cantiere edile. Stavano, infatti, forzando la parete esterna di un box utilizzato dall’impresa che sta effettuando le opere di ristrutturazione. Anche in quell’occasione praticarono il rito del patteggiamento e D’Ippolito, insieme al complice, furono condannati a otto mesi di reclusione e 140 euro di multa, senza sospensione
TRIBUNALE, CONDANNATO LO SCICLITANO D’IPPOLITO. ERA IN AUTO NONOSTANTE FOSSE AI DOMICILIARI
- Febbraio 13, 2009
- 9:46 pm
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