La Procura della Corte dei Conti regionale archivia l’istruttoria a carico dell’Ausl 7 di Ragusa sui cosiddetti “morti viventi”.

Il magistrato titolare dell’istruttoria a carico dell’Ausl 7 per il pagamento di indennità ai medici di base, non ha ravvisato negli atti la sussistenza dei necessari profili oggettivi e soggettivi per l’esercizio dell’azione di responsabilità, per cui ha disposto l’archiviazione del procedimento. L’istruttoria è nata sulla base di un’inchiesta della Guardia di Finanza, conclusa nell’ottobre del 2008, che aveva accertato la permanenza, negli elenchi degli assistiti, di persone risultate decedute. In realtà l’Azienda ha provveduto a tenere aggiornata l’anagrafe dei propri assistiti effettuando un collegamento diretto con l’anagrafe tributaria del Ministero delle Finanze che è gestita dalla Società Pubblica di Informatica SOGEI. Da un’analisi dei dati forniti dalla SOGEI con quelli forniti dalle anagrafi dei Comuni della Provincia, era emerso il dato sorprendente di 1.544 persone ancora ritenute vive su un totale di 312.482 residenti, pari ad uno scostamento dello 0,49%. Corretti i dati e avviata l’azione di recupero delle somme corrisposte in più ai medici di famiglia, l’Azienda aveva dichiarato l’insussistenza del danno erariale e, in ultima analisi, l’inaffidabilità della società che gestisce i dati al Ministero delle Finanze. Con l’archiviazione della procedura da parte del pubblico ministero, la Corte dei Conti ha dato ragione all’Azienda, dopo aver preso atto che l’Ente si è attivato per il recupero e che, di conseguenza non sussiste alcun danno all’erario.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa