L’udienza di ieri mattina, del processo "Strage ter", in Corte di Assise a Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, pubblico ministero Fabio Scavone), è stata interamente occupata dal controinterrogatorio del collaboratore di giustizia Giovanni Piscopo (già condannato all’ergastolo in via definitiva, per il primo processo per la mattanza del 2 gennaio 1999 all’interno del Bar Esso, alla periferia della città), da parte dei difensori degli odierni imputati, gli avvocati Maurizio Catalano (per il vittoriese Giovanni Avvento), Emanuele Occhipinti (per il gelese Alessandro Emmanuello), Danilo Tipo (per Carmelo Massimo Billizzi), e Sergio Iacono (per Gianluca Gammino, pure gelese); erano pure presenti, a rappresentare il colleggio di difesa della Parte civile (Comune di Vittoria, Provincia regionale di Ragusa, i parenti delle vittime) gli avvocati Salvatore Romano ed Emanuela Schembri. In pratica il pentito non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto già riferito nel corso della precedente udienza. Ha però escluso responsabilità (rispondendo alle domande dell’avv. Occhipinti) per Enzo Mangione. Ma ha ribadito, pur cadendo in qualche "non ricordo", il ruolo di mandante della strage, voluta anche dai Piscopo (che aveva come obiettivo principale la eliminazione di Angelo Mirabella, al tempo reggente del clan Dominante), nel gelese Emmanuello che studiava ogni particolare ed assegnava i ruoli ai ai vari collaboratori, fra i quali gli altri attuali imputati. Quindi il processo "Strage ter" è stato aggiornato al prossimo 23 febbraio, quando verrà ascoltato, su richiesta del pubblico ministero Fabio Scavone, un altro collaboratore di giustizia, il gelese Nunzio Licata. Gli attuali quattro imputati, tutti ritenuti responsabili di concorso in strage, sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal giudice delle indagini preliminari presso il tribunale di Catania, Laura Benanti (su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica presso la Dda, Fabio Scavone), il 21 febbraio dello scorso anno. Successivamente, il 4 luglio, dal gup di Catania, Rodolfo Materia, venivano rinviati al giudizio dei giudici della Corte di Assise di Siracusa. A fare irruzione all’interno del Bar Esso, quel pomeriggio di San Basilio del 1999, sarebbero stati Giovanni Piscopo e Gian Luca Gammino. Vennero trucidati Angelo Mirabella, Rosario Nobile, Claudio Motta, e gli innocenti Salvatore Salerno e Salvatore Ottone.
VITTORIA, PROCESSO “STRAGE TER”. UDIENZA DEDICATA AL CONTROINTERROGATORIO DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA, PISCOPO
- Febbraio 17, 2009
- 4:56 pm
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