RAGUSA. Prestazioni sessuali agli anziani? Non è vero, una denuncia

"No, non si può sparare nel mucchio e poi ritirare la mano come se nulla fosse. Chiediamo conto e ragione al consigliere comunale Rita La Terra della sua denuncia. Una denuncia dai contorni gravi proprio perché indefinita". E’ Salvatore Mililli della Fisascat Cisl ad esprimersi in questi termini. Anche il sindacato vuole dire la propria dopo la lettera che La Terra ha inviato al sindaco, Nello Dipasquale, e ai capigruppo del Consiglio comunale denunciando il presunto stato di mobbing subito da alcune operatrici delle cooperative che espletano i servizi sociali per conto dell’ente di palazzo dell’Aquila. Autori del mobbing gli assistiti e i loro parenti. La Fisascat Cisl ha addirittura dato mandato al proprio ufficio legale per verificare i termini dell’intricata questione. Mililli, che è responsabile del settore delle coop sociali per conto del sindacato, spiega che "tale azione viene portata avanti a tutela della dignità e del decoro delle lavoratrici delle cooperative sociali, molte delle quali sono iscritte al nostro sindacato. Non si può fare finta di niente e soprattutto non si può ritenere che queste denunce siano state fatte in maniera generica, senza precisare cose e circostanze. Noi, nella nostra lettera, lo abbiamo ben chiarito affermando che non è possibile lasciare cadere la vicenda come se non fosse accaduto nulla. Ognuno, a nostro avviso, dovrà assumersi le proprie responsabilità per quanto detto e per come è stato detto. Vogliamo andare avanti sino a quando non otterremo le necessarie soddisfazioni legali". La Fisascat Cisl ha diffuso il contenuto della lettera inviata al consigliere Rita La Terra e, per conoscenza, anche al sindaco, Nello Dipasquale. "E’ doveroso fare delle considerazioni – è scritto nella nota – se sono veri i fatti, è evidente che la denuncia andava rivolta alla Procura e non certo al sindaco. Ma, al di là di tale considerazione, deve ancora aggiungersi che la querela non può essere fatta da terze persone, bensì direttamente dalle parti offese le quali devono sottoscrivere personalmente l’atto, denunciando soggetti ben identificati e soprattutto esponendo bene i fatti costituenti reato". "Detto questo – continua ancora la nota del sindacato – sorprendono i modi con cui il consigliere La Terra, senza probabilmente contattare le dipendenti, ha denunciato fatti gravi che, se provati, porteranno senz’altro alla condanna penale degli anziani e dei loro parenti. Per tutelare la dignità personale e professionale delle dipendenti delle cooperative sociali iscritte alla Fisascat Cisl, – si legge nella nota – e ritenendo che i fatti esposti dalla signora La Terra sono lesivi dei diritti delle dipendenti, sia come donne che come lavoratrici, chiediamo al consigliere di ben precisare e chiarire la vicenda denunciata e ciò entro il termine di cinque giorni dal ricevimento del nostro documento. Ci riserviamo, altresì, – scrive la Fisascat Cisl – di adire l’autorità giudiziaria competente al fine della tutela dei diritti dei dipendenti"

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