IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI RAGUSA SI SPACCA SULLA GRAVE CRISI ECONOMICA

I Gruppi consiliari di maggioranza, prendono atto dalla stampa, che, sussiste un documento a firma di 11 Consiglieri dell’opposizione, i quali ritengono che la maggioranza non sia sensibile alle situazioni di grave crisi economica che ha colpito anche la nostra provincia, soprattutto nei vari comparti produttivi, solo ed esclusivamente per il mancato raggiungimento del numero legale che avrebbe consentito lo svolgersi del Consiglio Provinciale del 16/02/2009, che comunque si è tenuto regolarmente il giorno successivo. Si precisa, ad onor del vero, che nella seconda chiamata del giorno 16,quando ancora presenti alcuni deputati e qualche rappresentante delle categorie produttive, un numero sufficiente di consiglieri, di opposizione, che avrebbero permesso lo svolgimento regolare della seduta, in maniera del tutto irresponsabile, strumentale ed artificiosa, si sono posizionati appena fuori dall’aula, non permettendo Loro cosi il normale svolgimento dei lavori. La crisi economica non è un problema solo della maggioranza, ma della intera collettività, non c’era una maggioranza da battere ma gli interessi al miglior confronto all’interno dell’aula per poter dare ciascun consigliere, di maggioranza e minoranza, il proprio apporto costruttivo all’esame e al necessario dibattito per porre le basi per un’azione diretta ad alleviare, per quanto possibile, gli effetti devastanti di questa grave crisi globale che inevitabilmente si riverberano sul nostro territorio. Opposizione anacronista, mirata soprattutto a sbandierare paventate, auspicate e del tutto inesistenti crisi all’interno della maggioranza, speculando inopinatamente su concomitanti e variabili impegni da parte di alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio Provinciale che, pur presenti, si sentono oggi ingiustamente bollati di disinteresse e di insensibilità nei confronti di una collettività che la stessa maggioranza tiene ampiamente nei suoi programmi di sviluppo, di politiche del lavoro e di assistenza. La società è in continua evoluzione, i bisogni della gente sono cambiati, deve cambiare il modo di fare politica all’interno delle istituzioni; non si può restare ancorati su falsi aforismi che non interessano più nessuno e determinano stasi ed immobilismo che nulla hanno a che vedere con le nuove azioni della politica chiamata a cambiare e poi cambiare il cambiato. Che cosa fa questa opposizione? Enunciazioni, demagogie, inopportune posizioni tendenti esclusivamente ad un sterile ed inadeguato grido, fine solo a se stesso, sperando negli involontari errori degli altri per poter finalmente colpire, giusta occasione, la forte e stabile maggioranza che governa la nostra provincia; i risultati che raggiunge questa opposizione su tutti i livelli non hanno bisogno di alcun commento in quanto sono sotto gli occhi di tutti.

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