E’ morto carbonizzato dall’incendio che intorno alle 5 di stamattina si è sviluppato all’interno di una vecchia casa di Via Sant’Andrea, uno dei più antichi quartieri di Modica. Un tunisino di 50 anni, Hamza Ben Bouguer, in regola con il permesso di soggiorno, venditore ambulante, in Italia da alcuni anni, è stato avvolto dalle fiamme che si erano sprigionate, pare, da un fornello della cucina che l’uomo aveva lasciato acceso per sopperire al freddo della notte. Un’ abitazione angusta dove l’extracomunitario viveva da solo e dove non è rimasto nulla se non un ammasso di cenere ed un corpo, come si diceva, carbonizzato. Pare che l’extracomunitario sia morto prima che le fiamme lo avvolgessero, probabilmente a causa delle inalazioni di monossido, derivate dal fumo che il poveretto avrebbe respirato mentre dormiva. Questo lo fa supporre che il poveretto è stato trovato, carbonizzato, ma sul letto. Sono stati alcuni vicini a lanciare l’allarme. “Mi stavo preparando per andare a lavorare – dice un confinante con la casa del tunisino – quando ho sentito la mia dirimpettaia chiamarmi. Mi sono affacciato all’esterno ed ho visto l’incendio. A quel punto abbiamo lanciato l’allarme”. I vigili del fuoco hanno avuto non poche difficoltà per raggiungere la casa in quanto la Via Sant’Andrea è in salita ripida e stretta complicata per l’accesso ai mezzi pesanti. Ci sono arrivati con la camionetta. Anche gli agenti del Commissariato si sono portati sul luogo ed hanno avviato le indagini, mentre la polizia municipale ha contribuito a tenere lontani i curiosi. Il cadavere è stato trasferito presso l’obitorio del cimitero per l’ispezione del medico legale Giuseppe Algeri. Lascia nella sua Patria la moglie e cinque figli. Sottostante l’abitazione, la sua Ford Fiesta parcheggiata dove all’interno c’era un televisore. Sembra che l’uomo fosse cagionevole di salute e che a Modica avesse solo un cugino. Al momento il sostituto procuratore della Repubblica, Maria Mocciaro, alla quale è stato assegnato il fascicolo, non ha deciso se disporre l’esame autoptico. Come si diceva Hamza Ben Bouguer, viveva in quella casa da qualche anno. L’aveva avuta dall’allora parroco della Chiesa di Santa Maria di Betlem, Don Giuseppe Sortino, per carità cristiana, dopo che il prelato l’aveva ottenuta in donazione dai proprietari. Nel corso delle indagini, all’interno di un “dammuso” sottostante la casa sinistrata, appartenente alla stessa proprietà, sono stati ritrovati due ordigni bellici del tipo mortaio per cui gli inquirenti hanno deciso di inibire al transito veicolare e pedonale tutta l’area prospiciente l’immobile. “Gli originari proprietari – spiega il dirigente del Commissariato, Maria Antonietta Malandrino – sostengono che da anni non accedono in quel locale che, tra l’altro, è facilmente accessibile per chiunque. Sta di fatto che abbiamo rinvenuto questi ordini che dovremo fare disinnescare dagli artificieri. Abbiamo, comunque, provveduto ad isolare la zona ed abbiamo disposto una vigilanza fissa nell’area antistante all’intero immobile”. E’ probabile che le operazioni di disinnesco siano effettuate domani. Alle 10 è previsto un incontro presso il Commissariato per stabilire il da farsi, al quale dovrà essere presente l’unità operativa del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore.
INCENDIO IN UNA VECCHIA CASA DI VIA S.ANDREA. MODICA, TUNISINO CARBONIZZATO
- Febbraio 21, 2009
- 1:19 pm
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