MODICA: SERGIO PIERATTINI AL GARIBALDI CON “UN MONDO PERFETTO”

Ancora due serate di prosa al teatro Garibaldi. Martedi e mercoledi prossimi, al teatro Garibaldi lo spettacolo “Un mondo perfetto” di Sergio Pierattini. Il testo vede come protagonista una coppia alla disperata ricerca di un figlio: un sogno che però, una volta realizzatosi, porta con sé la scoperta amara e raccapricciante della profonda e insanabile incapacità di amare il figlio tanto desiderato. “All’inizio del 2007– scrive lo stesso Pierattini nella presentazione del suo spettacolo- ho scritto questo testo che affronta un tema attuale e complesso come quello dell’adozione. Più in generale della nostra o per dirla senza presunzione forse soltanto mia, incapacità di amare. Una coppia non più giovanissima sogna di adottare un figlio. Quando scopriamo in scena i due protagonisti il loro calvario di attese e delusioni sembra essere definitivamente concluso. L’arrivo del figlio è in realtà l’inizio di un percorso di difficoltà devastanti che fin dal secondo quadro si rivelano insuperabili. I due protagonisti scoprono in rapida successione quanto sia “impossibile” amarlo. Le difficoltà non stanno nella personalità del ragazzo, non a caso non compare mai sulla scena, ma nella stessa natura dei due protagonisti. Nell’essenza di quell’universo a due, grigio, ma anche autosufficiente e appagante che contraddistingue la loro unione. È un testo crudele, dove il dolore viene indagato senza mezzi termini. Più che i giudizi morali prevale, una volta svelato il mistero e tolta ogni ambiguità alla scomparsa del figlio, un senso di sincera e umana comprensione per i due sfortunati protagonisti. La loro tragica sconfitta riflette i miei e i nostri piccoli fallimenti quotidiani. Il non amore della coppia di Un mondo perfetto svelandosi come un morbo improvviso ci ferisce e allo stesso tempo ci richiama a quella parte di noi, tanto oscura e imprevedibile perché al di fuori dal nostro diretto controllo, quanto sorprendente e devastante, con cui, prima o poi, tutti siamo costretti a fare i conti”. Il testo di Pierattini, ha vinto il 49° Premio Riccione nella sezione Bignami Quondamatteo, (*LM*)
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