Non piace più il Partito Democratico a qualche esponente locale. Salvatore Baglieri, responsabile del circolo del quartiere Sacro Cuore, e rappresentante dell’esecutivo del Pd, abbandona il partito dopo le dimissioni da segretario nazionale di Walter Veltroni e che, lo stesso Baglieri, condivide perché, il Partito Democratico nato come un partito riformatore e innovatore, del cambiamento politico, generazionale, ed invece rimane ancorato alle proprie posizioni con gli esponenti di sempre. “Alla luce di queste motivazioni che ritengo forti – dice Salvatore Baglieri – ho maturato – con un profondo travaglio interiore – la decisione di rassegnare le dimissioni dal Partito Democratico. Un partito che impone, da Roma, alle elezioni amministrative nazionali, i candidati della nostra provincia, senza inserire in lista nessuna persona locale, per le posizioni veramente utili per il nostro paese, è inaccettabile. Noi abbiamo accettato tutto questo passivamente”. Una stilettata, dunque, anche agli esponenti locali che hanno accettato le imposizioni dall’alto, anche per le candidature provinciali e locali delle ultime elezioni e Baglieri punta il dito contro gli esponenti locali che non riuscirebbero a colmare “il distacco che vi è tra il Partito Democratico e la città, non un contatto, non si fa nulla per le problematiche quotidiane dei cittadini. Dal primo giorno dalla nascita del Partito Democratico – aggiunge Baglieri – abbiamo creduto a questo bellissimo progetto abbracciandolo, lavorando con impegno e assiduità, senza chiedere e volere nulla in cambio, credendo veramente a un nuovo partito innovatore che cambiasse il nostro Stato, la nostra città, credendo totalmente nel suo leder Walter Veltroni, credendo in un partito che dia spazio ai giovani, al rinnovamento, alle battaglie per il benessere e per i cittadini, un punto di riferimento e di guida di valori civici, democratici e di giustizia. Invece tutto questo non è successo, stesse idee di dieci o venti anni fa, stesse persone, stesso modo di fare politica, varie correnti di pensiero all’interno del partito. Io non posso più accettare di restare in questo “recinto” – conclude Salvatore Baglieri – dove, gli steccati, impediscono di guardare oltre la politica e non ci fanno vivere la vera “polis”.
LA CRISI DEL PD FA DIMETTERE SALVATORE BAGLIERI, RESPONSABILE DI SEZIONE A MODICA SORDA
- Febbraio 25, 2009
- 11:20 pm
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