La Corte d’Appello di Catania ha ribaltato la sentenza di condanna emessa in primo grado dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, nei confronti dell’imprenditore ispicese Giovanni Milana, 55 anni, pari a venti giorni di arresto e dodicimila euro di ammenda. L’uomo, attraverso il suo difensore di fiducia, l’ avvocato Fabio Borrometi, ha deciso di ricorrere in Appello ottenendo stavolta l’assoluzione piena visto che i magistrati etnei hanno accolto in toto la tesi sostenuta dal legale modicano. Milana era stato denunciato dai carabinieri il 28 agosto del 2005 perché, secondo l’ accusa, quale proprietario di un terreno di Contrada Gerbi Cancaleo, in territorio di Ispica, avrebbe realizzato una vasca per la raccolta di acque meteoriche della grandezza di quattrocentocinquanta metri quadrati (50 per 80)col fine di per potere proteggere i terreni limitrofi nei periodi di pioggia alterando, in tal modo, le bellezze naturali dei luoghi soggetti a speciale autorizzazione dell’autorità competente. Milana, secondo il castello accusatorio, avrebbe, dunque, modificato, senza autorizzazione, i luoghi e le bellezze naturali attraverso l’ esecuzione di opere in una zona inserita nel Piano Regionale Parchi e Riserve Naturali e sottoposti a vincolo paesaggistico. La difesa ha dimostrato alla Corte d’Appello che, invece, erano stati eseguiti normali lavori senza alcuna alterazione dei luoghi
CORTE D’APPELLO ASSOLVE ISPICESE CONDANNATO IN PRIMO GRADO PER DETURPAMENTO AREE SOTTOPOSTE A VINCOLO AMBIENTALE
- Febbraio 28, 2009
- 11:47 pm
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