Cinque sindaci iblei portano la loro esperienza al Palazzo della Cultura grazie all’iniziativa del Rotary Club che verteva su un tema attuale e, per certi versi, scottante: «Il ruolo del Sindaco oggi, un impegno esaltante, ma problematico». Nel corso della riunione, moderata dall’on. Antonio Borrometi, presidente del sodalizio organizzatore, sono state evidenziate le difficoltà con cui si devono quotidianamente confrontare i Sindaci. Quello di Ragusa, Nello Di Pasquale, si è soffermato sull’evoluzione che il ruolo ha subito da quando è stata introdotta, prima su base regionale e poi nazionale, l’elezione diretta. Ciò ha rappresentato una svolta epocale “che se da una parte ha contribuito ad esaltarne il ruolo, amplificandone la centralità, l’indipendenza rispetto alle logiche partitiche e la stabilità nella durata, dall’altra ne ha aumentato la complessità e le responsabilità”. Il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha detto di come abbia, 9 mesi fa dovuto affrontare immediatamente la grave crisi che da tempo attanaglia l’Ente, “retaggio di una politica che ha fatto lievitare a dismisura il numero dei dipendenti comunali, precari e non, nonché quello delle società controllate”. Dal suo intervento è emersa tutta la frustrazione di un primo cittadino che, pur volendolo, non può dare risposte concrete anche ai più piccoli problemi che giornalmente gli si presentano. Il primo amministratore di Chiaramonte Gulfi, Giuseppe Nicastro, Coordinatore Provinciale dell’ANCI, ha sottolineato soprattutto la problematicità del ruolo del Sindaco impegnato su vari fronti a dare concrete ed immediate risposte ai concittadini che, in qualunque momento e con grande facilità, possono giudicarne l’operato. Ha, inoltre, ribadito le difficoltà che tutti i Comuni d’Italia si trovano ad affrontare per far quadrare i bilanci. Di tono diverso l’intervento del sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, che si è soffermato su vari episodi accadutigli durante il primo breve scorcio di mandato. “Non sono solo il sindaco Scicli – ha sottolineato -, ma anche quello di Jungi, di Donnalucata, di Sampieri, di Cava d’Aliga e di Playa Grande”, facendo riferimento alle diverse borgate che compongono l’arcipelago sciclitano, ognuna delle quali portatrice di esigenze proprie spesso in contrasto o in competizione con quelle delle altre”. Fra i problemi con cui i Sindaci si trovano quotidianamente a confrontarsi, un posto di primo piano lo merita anche la gestione del personale, di sovente abituato ad inveterati schemi comportamentali che cozzano con le più elementari norme della buona amministrazione anche in fatto di razionalizzazione della spesa. Ha chiuso la kermesse il sindaco rotariano di Ispica, Piero Rustico, che ha magistralmente delineato i tratti esaltanti del ruolo del Sindaco. “La sera – ha spiegato – stanco ed annebbiato da 18 ore di lavoro quotidiano, ritorno a casa e mi addormento prima ancora di poter scambiare una parola con mia moglie, ma consapevole di aver fatto tutto quello che era umanamente possibile fare per risolvere la miriade di problemi che gli si presentano di giorno in giorno. Da buon past President del Rotary modicano, Rustico non poteva concludere se non con un appassionato richiamo al motto del Rotary International «Servire al di sopra di ogni interesse personale»
ROTARY CLUB MODICA. AL PALACULTURA CINQUE SINDACI IBLEI E LE LORO ESPERIENZE
- Febbraio 28, 2009
- 11:44 pm
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