MODICA. IL SINDACO INVITA DRAGO E MINARDO(NINO). PRESENTERA’ LA STRATEGIA PER USCIRE DALLA CRISI FINANZIARIA

Peppe Drago, deputato nazionale dell’Udc e Nino Minardo, deputato nazionale del Pdl, alle 9.30 di mercoledì mattina incontreranno il Sindaco, Antonello Buscema. E’ stato proprio Buscema ad invitare i due rappresentanti istituzionali, per presentare anche a loro la strategia amministrativa per uscire dalle secche della crisi finanziaria. “Prima dei numeri però vorrei conoscere le reali intenzioni dell’Amministrazione – dice Peppe Drago -, essere certo cioè che non sarà “toccato” un euro nelle tasche di nessuno dei lavoratori diretti e dell’indotto di palazzo San Domenico, ma anche se c’è la reale volontà di coinvolgere tutte le istituzioni in un reale piano di risanamento”. Drago, leader dell’Udc, ha accolto l’invito di Buscema, ma pone le “condizioni” per la collaborazione. “Come deputato e come Udc saremo disponibili – dice l’ex presidente della Regione – solo se ci verrà presentato un piano di risanamento che passi non solo dalla dismissione degli immobili, ma anche da una politica di rilancio dell’immagine di questa città. Inoltre consideriamo fondamentale il coinvolgimento istituzionale, ad esempio da parte della Regione”. Drago dunque tende la mano a Buscema ed anche all’Mpa (“per noi non è un problema Riccardo Minardo”), ma pone, quale “conditio sine qua non” il rispetto della stabilità sociale e dunque dei livelli occupazionali. “L’ente locale non può abdicare al ruolo – spiega – di motore dell’economia locale e dell’occupazione. Rifiutiamo anche la logica del ricatto tra patto sociale e dissesto. Proponiamo una nuova visione, un nuovo slancio che passi dal coinvolgimento degli altri comuni in difficoltà per sollecitare, insieme, la Regione a prevedere, ad esempio, fondi europei a sostegno egli enti locali in difficoltà”. Che farebbe al posto di Buscema? “La smetterei di predicare morte ed inizierei a ragionare in grande ad esempio sugli immobili, allettando e coinvolgendo l’imprenditoria locale e non solo. Di certo non intaccherei i livelli occupazionali. E dire che io ero contro l’aumento del monte ore ai contrattisti ed anche il mio partito votò contro questa mia posizione, eppure oggi non diminuirei di un secondo il loro contratto. Non può il Comune aggravare la crisi economica. Per il resto, bè..se ci saranno le condizioni proporrò le mie idee!”. Come giudica Buscema? “La capacità di governare non è una dote innata – risponde -. Ha buona volontà ma mai come in questo momento servirebbe il gioco di squadra. Noi siamo qui”.

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