Il Bilancio Partecipato è un progetto che prevede un coinvolgimento attivo e strutturato dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, delle realtà sociali, culturali, economiche della Città. L’adozione del Bilancio Partecipato non ha risvolti solo numerici e finanziari ma è soprattutto un cambiamento di mentalità e paradigma sulle politiche istituzionali del Municipio: i cittadini partecipano, tramite la preparazione dello Strumento del Bilancio di Previsione, attivamente allo sviluppo ed alla elaborazione delle politiche comunali. E’ una sorta di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città che mira a ridurre la drammatica distanza tra governo e governati, tra ceto politico-istituzionale e cittadini. La riunione sul Bilancio di Previsione 2009 che l’Assessore al Bilancio Caruano ha promosso la scorsa settimana con alcune organizzazioni di categoria e i sindacati è importante ma c’entra poco con il progetto di Bilancio Partecipato: la definirei una riunione preliminare basata sulla classica concertazione con le parti sociali. Mi sembra un film non nuovo e già adottato dalla Giunta Nicosia e dalle precedenti Giunte Aiello. Occorre osare di più e davvero invertire la rotta sui temi della partecipazione in materia di Bilancio. Senza alcuna improvvisazione, ma con metodo e producendo fatti. Da tre anni in Consiglio Comunale lotto invano e provo a spiegare “come” costruire davvero il Bilancio Partecipato. Al di là delle parole poco o nulla è stato fatto finora dall’Amministrazione Comunale. Ecco in sintesi la mia proposta. La partecipazione si realizza innanzitutto su base territoriale: la città potrebbe essere divisa in aree territoriali anche su base circoscrizionale. Nel corso di apposite riunioni pubbliche e aperte la popolazione di ciascuna area o circoscrizione trova lo spazio e il modo per manifestare bisogni e proporre, stabilire priorita’ in vari campi o settori come il verde, le scuole, i servizi, gli spazi pubblici, la salute, la vivibilità. A ciò dovrebbe aggiungersi una partecipazione complementare organizzata su base tematica attraverso il coinvolgimento dell’associazionismo e di categorie professionali o lavorative come sindacati, imprenditori, studenti. Ciò permetterebbe di avere una visione più completa della Città attraverso il coinvolgimento dei diversi attori della città. Il Comune dovrebbe essere presente a tutte le riunioni territoriali e a quelle tematiche, attraverso propri rappresentanti e referenti, con il compito di fornire informazioni tecniche, legali, finanziarie orientate a far nascere le proposte senza però influenzare le decisioni dei partecipanti alle riunioni. La presenza dei cittadini e la partecipazione potrebbe essere favorita anche dall’ausilio di Internet. Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenterebbe le sue proposte e priorità all’Ufficio di Ragioneria competente che stilerebbe un progetto di Bilancio che tiene conto delle priorità indicate dai gruppi territoriali o tematici. Il Bilancio, approvato dalla Giunta, verrebbe alla fine discusso e approvato dai Consigli di Circoscrizione e quindi dal Consiglio comunale. Nel corso dell’anno, attraverso cadenzate e apposite riunioni la cittadinanza, potrebbe valutare la realizzazione dei lavori e dei servizi decisi nel Bilancio Partecipato dell’anno precedente. Di solito le amministrazioni comunali, visti anche le ristrettezze economiche e i vincoli di bilancio cui sono tenuti per legge, riconoscono alle proposte avanzate dai gruppi di cittadini la possibilità di incidere su una certa percentuale del Bilancio comunale. Vittoria potrebbe partire dal 10% del bilancio comunale, fino ad arriva lentamente e nel corso degli anni, anche al 15-20%. Come si evince ciò che propongo è una traccia aperta e integrabile ma che comunque segue un “filo” logico, sensato e praticabile per arrivare alla costruzione di un Bilancio Partecipato “vero” a Vittoria.
CANNELLA: CAMBIARE RADICALMENTE MENTALITA’ E PARADIGMA UNA PROPOSTA PER UN BILANCIO PARTECIPATO A VITTORIA
- Marzo 4, 2009
- 1:05 pm
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