“NONNINI VIZIOSI” A SCICLI. INDAGINE CHIUSA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

La Procura della Repubblica di Modica ha dichiarato conclusa l’indagine sui cosiddetti "nonnini viziosi" sciclitani che portò all’arresto nel mese di gennaio del 2008 sei pensionati per presunti abusi sessuali nei confronti di una ragazza psicolabile che, secondo il perito d’ufficio, lo psichiatra Giuseppe Sapienza, non era in grado di intendere e di volere all’epoca dei fatti. Le accuse erano “piombate” su Guglielmo Pallavicino, 61 anni, Giovanni Trovato, 83 anni, Giovanni Borsa e Vincenzo Mirabella, entrambi di 76 anni; Antonino Magro, di 75 e Antonino Fidone, 79 anni, accusati di violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e minacce aggravate con uso di coltello. Tutti in atto sono in libertà. Solo Pallavicino era, comunque, finito per qualche giorno in gattabuia, gli altri erano andati ai domiciliari. Quattro di loro sono accusati di violenza sessuale di gruppo per aver approfittato contemporaneamente della ragazza, che sarebbe stata minacciata con un coltello qualora avesse rivelato la turpe storia. Ora ci sarà da attendere la fissazione dell’udienza preliminare. L’indagine fu condotta dai carabinieri e, successivamente, ai provvedimenti restrittivi scattarono due denunce piede libero per altrettanti pensionati, sempre di Scicli. Il gruppo dei difensori è composto dagli avvocati Francesco Riccotti, Giuseppe Pitrolo, Raffaele Rossino, Matteo Gentile ed Alessandro Sittinieri. La presunta parte lesa, anche lei sciclitana, è patrocinata dall’avvocato Rinaldo Occhipinti. Sulla base delle indagini, sarebbe stato Pallavicino, il primo ad abusare della giovane attirandola nel proprio negozio di piante e fiori e poi nel retrobottega dove l’avrebbe legata per farne abuso. Poi avrebbe coinvolto gli altri cinque anziani. Le violenze si sarebbero consumate in auto o nelle varie abitazioni quando le mogli erano fuori. Lo stupro peggiore sarebbe stato perpetrato da quattro degli indagati in un casolare di Contrada Lodderi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa