
Ad onor del vero non è possibile avallare le parole del Presidente della Regione Lombardo quando afferma che il servizio 118 in Sicilia gestito dalla Sise funziona, perchè purtroppo non corrispondono alla realtà. Basti pensare ai numerosi fermi tecnici dei mezzi di soccorso che sempre più spesso la città di Ispica ha dovuto subire, ma anche a casi analoghi verificatisi in altre città della Provincia di Ragusa, i più recenti Chiaramonte e Gerratana, dove il servizio non è stato sempre assicurato. Di pochi giorni fa il caso di Comiso dove una donna solo dopo ben 2 ore di attesa ha potuto usufruire dell’ambulanza, in quanto questa si trovava in fermo tecnico dovuto a "mancanza di personale". “Siamo spiacenti ma questa non corrisponde, ad una gestione ottimale del servizio di emergenza urgenza, pertanto in un ottica di rinnovamento e potenziamento dei servizi sanitari in Sicilia e quindi anche in Provincia di Ragusa, a cui Governo e Parlamento Siciliano stanno dedicando i propri sforzi, non ci si può sottrarre dall’obbligo di una totale ristrutturazione del servizio 118, al fine di eliminare le numerose carenze dovute soltanto ad un’incapacità gestionale, nulla togliendo alla capacità professionale degli autisti soccorritori. Non si può attendere che si verifichino tragici eventi per far emergere tutte le lacune di un servizio primario ed essenziale, la cui massima efficienza è prerogativa fondamentale per la tutela e salvaguardia della salute dei cittadini. Inoltre, il paventato progetto di apertura di una centrale operativa del 118 nella nostra provincia, da parte di qualcuno, considerando l’attuale momento che vive la nostra regione dal punto di vista del riordino sanitario, risulta alquanto demagogico; tuttavia è bene entrare nell’ottica di idee che fino a quando il territorio ibleo non sarà dotato di ambulanze medicalizzate e di una centrale operativa propria, la funzionalità del servizio non sarà mai al 100%.