MODICA. Il coordinatore cittadino del PD SUI FONDI CIPE: ” Errare è umano , insistere è diabolico!” Se errare è umano, non riconoscere l’errore è una forma di arroganza. Insistere poi è stolidità.

I fondi per il raddoppio della Ragusa-Catania sono incerti e non c’è stato alcun nuovo finanziamento da parte del governo nazionale. L’esecutivo cittadino del Partito Democratico, smorza sul nascere i facili entusiasmi in quanto, il CIPE, nella seduta del 6 marzo scorso, non ha destinato nemmeno un euro alla realizzazione dell’infrastruttura. Questo quanto si evince dai documenti ufficiali del CIPE e confermato dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, il quale evidenzia che, nella seduta del 6 marzo, il governo nazionale ha stanziato solo 1.300 miliardi per il Ponte sullo Stretto e che tutto il resto per la Sicilia è fumo negli occhi, perché nessun altro finanziamento pubblico è destinato in modo specifico alle infrastrutture isolane. I 218 milioni destinati al raddoppio della Ragusa-Catania fanno parte di un precedente stanziamento. “Se come, sostiene l’Onorevole Nino Minardo – dice  il coordinatore cittadino del Pd, Giancarlo Poidomani . i finanziamenti disponibili per la Ragusa-Catania sono: “49 milioni di fonte ANAS, 100 milioni di fonte regionale” e 218 milioni CIPE,( vecchi stanziamenti questi ultimi), per un totale di 317 milioni di fondi pubblici, la cui disponibilità comunque è sempre incerta, le popolazioni della provincia di Ragusa non possono certo essere tranquille. Se a tutto questo aggiungiamo l’inesistenza del progetto esecutivo e cantierabile dell’opera, la storia della realizzazione dell’infrastruttura indispensabile e vitale per la mobilità e lo sviluppo della nostra provincia, diventa sempre più drammatica e incerta. Anche perché al di là degli annunci non sembra ci siano molti sponsor privati disponibili a cofinanziare l’opera per 530 milioni di euro, senza avere nulla in cambio”. Il Pd si dice disponibile, con i suoi parlamentari ad assumere iniziative unitarie specifiche al di là degli schieramenti di maggioranza e di opposizione per accelerare i tempi e rendere possibile la realizzazione dell’opera, che appartiene alle forze produttive, economiche, sociali e a tutte le popolazioni del Sud-Est.
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