On. Nino Minardo: Sicilia. Un sistema sanitario moderno ed evoluto

"Esprimo piena soddisfazione per l’accordo raggiunto dall’Assessore regionale alla sanità Massimo Russo e dal governatore Raffaele Lombardo che inaugura una politica sanitaria nuova, lontana dai sistemi clientelari e politicizzati del passato e che punta alla riqualificazione ed al risanamento di uno dei settori più importanti e delicati della nostra società: la sanità".  L’on.Nino Minardo si ritiene soddisfatto, dunque, sul nuova piano della sanità in Sicilia che in questi giorni è stato oggetto di discussioni e polemica. "La riforma proposta da Russo e Lombardo – dice Nino Minardo -mira a ribaltare le vecchie logiche della gestione sanitaria, a tagliare via prebende e sprechi, senza far venir meno però l’assistenza ai cittadini, ma puntando su quelle che sono le vere esigenze della nostra gente: strutture più leggere in grado di offrire un servizio migliore e contrastare i tempi delle lunghe liste d’attesa, maggiore assistenza domiciliare, maggiore responsabilità al medico di famiglia ed ogni altra azione che serva ad offrire servizi più efficienti. Tutto questo si può raggiungere solo con un piano volto alla semplificazione e all’eliminazione di tutti gli sprechi che hanno creato la voragine economica della sanità siciliana; voragine che adesso bisogna “curare” con un coraggioso progetto di risanamento. Finalmente si è intrapresa la strada del dialogo ed un grande riconoscimento va attribuito ai partiti; personalmente rivolgo un ringraziamento al Popolo della Libertà e ai suoi coordinatori regionali l’Onorevole Gianfranco Miccichè e l’Onorevole Angelino Alfano fortemente impegnati in questa opera di mediazione che ha condotto ad una sintesi tra diverse filosofie di riforma. La riforma imposta dal governo nazionale diventa ormai indispensabile non solo per ripianare i conti, ma per ridare fiducia e garanzie ai cittadini che non possono attendere un anno per una Tac o 6 mesi per un’ecografia. Condivido la riforma sanitaria targata Lombardo-Russo che prevede un ridimensionamento dei distretti sanitari e rivolgo un invito al presidente Lombardo di non sottovalutare il presidio di Modica, che per numero di ricoveri e bacino di utenza costituisce un punto di riferimento per il territorio provinciale ed extra provinciale. Si realizzerà, quindi, un sistema sanitario moderno ed evoluto, su modello delle regioni del Nord, che metterà il cittadino e le sue esigenze al centro di ogni interesse.

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