“La pesante crisi che sta attraversando il Paese ha bisogno di interventi straordinari da parte di tutti i soggetti interessati, ma ha anche bisogno di messaggi chiari, coerenti e che vadano nella direzione di rimboccarsi le maniche e affrontare le difficoltà con determinazione e con l’attenzione dovuta”. E’ il direttore generale dell’Unifidi Sicilia, Giancarlo Scollo, ad esprimersi in questi termini con riferimento alla necessità di invertire una tendenza preoccupante. L’Unifidi, nato nel luglio del 2006 dal processo di fusione per incorporazione dei nove confidi promossi dalla Cna in Sicilia, ha sede legale a Palermo e amministrativa a Ragusa. “Stiamo continuando – afferma Scollo – a garantire finanziamenti alle imprese, abbiamo erogato oltre 10 milioni di euro in più in questi primi due mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche se le operazioni sono principalmente finalizzate al ripianamento e al riequilibrio finanziario dell’imprese. Ma ci sta anche questo in una fase di crisi”. “Abbiamo quasi completato – prosegue il direttore generale di Unifidi Sicilia – il rimborso degli interessi relativamente al 2002, oltre 600 mila euro sono stati distribuiti agli eventi diritto, una iniezione di liquidità per le imprese. Sono oltre 40 milioni, inoltre, le somme che potrebbero essere distribuite nei prossimi mesi se il Governo regionale e l’assessorato alla Cooperazione in particolare riuscissero a sbloccare la somma recuperata grazie all’iniziativa delle organizzazioni di categoria. Sono questi i segnali che servono per ricreare il clima di fiducia e dare sostegno alle imprese”. Scollo insiste sui concetti del fare sistema, della fiducia e di una buona dose di ottimismo. “Sono gli ingredienti necessari – chiarisce – per riuscire a superare una crisi che non ha precedenti, una crisi che non nasce dall’interno ma che arriva dall’esterno. E’ necessario che ognuno faccia la propria parte, istituzioni e governi, a tutti i livelli, attivino gli strumenti per rilanciare i consumi, creino le condizioni di fiducia, facciano partire gli strumenti di agevolazione, eroghino le risorse e le spettanze relative a commesse eseguite dalle imprese, sblocchino le opere pubbliche facilmente cantierabili, rilancino un piano straordinario per il recupero dei centri storici e un piano di interventi straordinari per il recupero degli immobili di proprietà pubblica e la manutenzione dell’intera rete stradale”. E Scollo aggiunge: “Le banche abbiano il coraggio di non approfittare del calo del costo del denaro per incrementare i loro ricavi aumentando sproporzionalmente gli spread. Siamo consapevoli del mutato mercato relativamente all’acquisto di denaro nell’interbancario e delle difficoltà della raccolta nel privato, ma se questo potrebbe giustificare lievi rialzi non giustifica affatto rialzi superiori anche di diversi punti percentuale come abbiamo avuto modo di constatare dalle comunicazioni di alcuni istituti di credito. E’necessario comunque che le banche continuino ad assicurare l’erogazione del credito anche alle imprese che si trovano in difficoltà, che magari chiuderanno i propri bilanci negativamente non per colpe strutturali all’impresa ma per difficoltà derivanti dal calo della domanda, dal mancato pagamento delle commesse sia da parte del pubblico che dal privato. Le piccole e medie imprese non possono licenziare le proprie professionalità, le risorse umane sono la forza delle piccole imprese. Oggi è necessario consentire il mantenimento del posto di lavoro, per ripartire appena le condizioni di mercato saranno più favorevoli”.
Dieci milioni di euro in più a gennaio e febbraio 2009 rispetto al 2008 Il direttore Scollo: “Solo con la fiducia possiamo sconfiggere la crisi”
- Marzo 17, 2009
- 2:27 pm
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