MODICA. Oggi al PalaCultura convegno su “Dimensione Affido”, organizzato dal Distretto Socio Sanitario 45

Promuovere la cultura dell’affido familiare e il ruolo, in questo campo, della Pubblica Amministrazione: a questo scopo si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo della Cultura il convegno dal titolo “Dimensione Affido”, organizzato dal Distretto Socio Sanitario 45 che vede l’Assessorato ai servizi sociali di Modica capofila assieme a quelli di Scicli, Ispica, Pozzallo. L’evento è una delle iniziative promosse nell’ambito del progetto “Adozione sociale con assistenza educativa domiciliare e promozione affido”, inserito nel Piano di Zona della legge 328/2000, la cui gestione è stata affidata all’A.T.I. minori e immigrati, una vera e propria associazione temporanea di “imprese sociali”. “Dimensione Affido” è stato dunque un momento di incontro e di riflessione e, allo stesso tempo, un’occasione per far conoscere ad una platea più ampia i compiti fondamentali del Centro Affidi Distrettuale di Modica. “La pubblica amministrazione – ha spiegato l’Assessore ai Servizi Sociali Enzo Scarso – deve fare da pungolo, spiegando cos’è l’affido familiare anche attraverso le testimonianze pratiche di chi l’ha vissuto positivamente. Si tratta infatti di un istituto fondamentale per i bambini che vivono un disagio e che solo in questo modo possono inserirsi in famiglie sane, capace di trasmettere loro valori fondamentali. I nostri istituti sono per fortuna strutture di eccellenza, ma nonostante il loro massimo impegno non potranno mai equiparare la dimensione e il ruolo del nucleo familiare”. “Attraverso queste occasioni di confronto pubblico – ha spiegato la coordinatrice dell’Ati Elena Frasca- è possibile far conoscere alla collettività l’importanza dell’affido familiare e l’attività del Centro affidi distrettuale di Modica. Il progetto dell’adozione sociale è uno di quelli che stiamo portando avanti con convinzione, nonostante il non semplice percorso burocratico, insieme a quelli che riguardano la mediazione linguistica e quella familiare”.

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